L’Università di Urbino debutta nella classifica internazionale GreenMetric sulla sostenibilità

L’Università di Urbino debutta nella classifica internazionale GreenMetric sulla sostenibilità
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Università degli Studi di Urbino Carlo Bo – L’Università degli Studi di Urbino ottiene il 414° posto nella classifica internazionale GreenMetric, che valuta gli Atenei in base al loro impegno verso la sostenibilità ambientale. La graduatoria conta 1.477 università partecipanti da 95 Paesi di tutto il mondo e vede Uniurb alla 22^ posizione tra gli Atenei italiani.

Con un punteggio complessivo di 7.020 su 10.000 la Carlo Bo ha ottenuto risultati particolarmente significativi in alcune categorie chiave:

·“energia e cambiamento climatico”, con la quarta miglior performance nazionale e il 31° posto a livello mondiale, risultati dovuti all’implementazione di politiche e strategie di riduzione delle emissioni di gas serra e dei consumi energetici, come l’acquisto di veicoli a basse emissioni e l’approvvigionamento di energia elettrica prodotta integralmente da fonti rinnovabili;

·“rifiuti”, con il 23° posto a livello nazionale, frutto della promozione di iniziative di riduzione, riutilizzo e riciclo di materiali e delle politiche volte a diminuire l’uso di carta e plastica in Ateneo;

·“acqua”, con il 17° posto tra gli atenei italiani, ottenuto grazie all’efficienza di programmi e impianti locali per il monitoraggio, la conservazione e la gestione integrata delle risorse idriche.

Il rettore, Giorgio Calcagnini, ha espresso il suo ringraziamento a tutto il personale coinvolto nella raccolta e nell’elaborazione delle informazioni coordinato dall’Ufficio Sviluppo Sostenibile. “Un lavoro – ha sottolineato – cruciale per aumentare la consapevolezza sull’impatto delle scelte attuate negli ultimi anni in termini di sostenibilità ambientale e per future riflessioni funzionali alla realizzazione di azioni specifiche”.

“Al di là del risultato, peraltro estremamente positivo visto che si tratta della prima partecipazione del nostro Ateneo alla classifica GreenMetric, l’aspetto più importante – ha sottolineato la prorettrice alla Sostenibilità e valorizzazione delle differenze Elena Viganò – è che ora abbiamo una prima indicazione ‘certificata’ circa le nostre aree di eccellenza, rispetto alle quali dobbiamo lavorare per mantenere la posizione raggiunta, e soprattutto su quelle più critiche (relative alle categorie trasporti, educazione e ricerca e contesto e infrastrutture), auspicando anche la fattiva collaborazione degli stakeholder locali”.

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