NELLE ULTIME ORE 3 OPERAI SONO MORTI SUL LAVORO. LA MORTE DEI NOSTRI LAVORATORI SEMBRA UNA COSA NORMALE

NELLE ULTIME ORE 3 OPERAI SONO MORTI SUL LAVORO. LA MORTE DEI NOSTRI LAVORATORI SEMBRA UNA COSA NORMALE
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Nelle ultime ore 3 operai sono morti sul lavoro:
·      Nicola Sicignano, di 51 anni, ha perso la vita rimanendo con il braccio e la testa nel nastro trasportatore in un’azienda di smaltimento rifiuti di Sant’Antonio Abate (Na).
·      Daniel Tafa, di 22 anni, è deceduto trafitto alla schiena da una scheggia incandescente mentre lavorava ad una macchina di ingranaggi industriali nella fabbrica Stm di Maniago (Pd).
·      Umberto Rosito, di 38 anni, è stato travolto da un autoarticolato mentre stava predisponendo la segnaletica stradale per le manutenzioni del tratto di autostrada A1, allo svincolo di Orvieto.

“Purtroppo questo dramma nazionale sembra essere una normalità nelle notizie che ci giungono quotidianamente. Le notizie assurgono alla cronaca nazionale solo difronte a morti plurime o numeri eclatanti come quelli odierni. Oggi c’è il commiato di tutti, delle false promesse, delle lacrime di coccodrillo, della richiesta degli inasprimenti delle sanzioni ma poi tutto torna nella quotidianità. Da tempo il lavoro, specie quello manuale, pesante, rischioso, non ha più alcun valore rispetto alla compressione dei costi, alla fretta, alla mancanza di adeguata In-Formazione, all’addestramento, ai controlli, alla vigilanza, alle responsabilità nella catena degli appalti e la precarietà”. Tanti chiedono l’istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro con ruolo di coordinamento delle indagini dei procedimenti per i reati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Così come forti azioni per implementare la cultura della sicurezza senza la quale questa strage non si fermerà25 marzo 2025.
DI GUIDO BIANCHINI PAST PRESIDENT COCOPRO INAIL ASCOLI PICENO
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