Le meraviglie della Nuova Estetica 

Le meraviglie della Nuova Estetica 
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La seconda parte del repertorio della Nuova Estetica presentato al Teatro delle Logge di Montecosaro lo scorso giovedì 3 luglio (la prima parte è stata presentata martedì 1 al teatro di Caldarola) è, nello stile del Minimo Teatro, un vortice di segnali che spiazzano, sorprendono, disarmano, soprattutto mobilitano nuovi sensi delle arti. Per la memoria dei bambini Maria e Fiorella Quattrini e Ferdinando Bedini ammazzati da mitraglia aerea l’11 maggio del ‘44 co’ le saccoccette piene de veselli, interviene Fabrizio Quattrini su registrazione di Vi spiego alcune cose Neruda/Passarella/Boldrini. È un intervento incisivo in cui poesia e ricordo vertono in vibrante accusa di chi viola e assassina l’ innocenza. Jacopo Scipioni stempera appena con il Canto degli sfollati, una specie di preghiera appassionata, pur severa. A seguire Poesia Capitale, videoregistrazione integrale dello spettacolo che il Minimo Teatro presentò in Roma nel 2023 come traccia compendio di nomi, forme, sensi, dinamiche del linguaggio ex teatrale per questo millennio, repertorio che contemporaneamente rende omaggio e supera le estetiche pur innovative del Novecento. Come postfazione: un brevissimo filmato che il Minimo ha realizzato con il Contro Tempo Teatro Bolzano dal titolo Basolato in cui vengono dettate le nuovissime definizioni e funzioni degli operatori d’arte. Paolo Aceti del Minimo, Claudio Montresor e Flora Sarrubbo del Contro Tempo Teatro hanno rimarcato le implicazioni della ricerca estetica dei materiali proposti. Dopo la pausa per la cena Juri Peretti è stato protagonista di “E Frank? Frank non è venuto”, comica in cui c’è poco da ridere e quel che si ride è sempre troppo su testo e regia di Maurizio Boldrini. È l’ invenzione della comicità parabolica, in cui gli spettatori o sono in grado rapidamente di collegare i punti della parabola o non hanno scampo nella comprensione. Al termine Boldrini invita sul palco Riccardo Catalini suo ex allievo per un fuori programma improvvisato insieme a Juri Peretti, ne nasce una nuova scena per Frank semplicemente esilarante. Si cambia nettamente registro con l’ Economia dell’osceno nota di Paola Marconi da un discorso di Thomas Sankara letta da Marco Frontalini, Paolo Aceti coadiuvati nella parte finale da Giandomenico Salvatori, Lucia Melatini, Arianna Marinangeli, Sandra Anitori e Serenella Marano, sono voci/rivolta nei confronti di debito e usura e con l’ alternativa radicale studiata dall’ Ingegneria Umanistica, già dettagliata con Vena Picena, città nucleare presentata martedì a Caldarola. A seguire Michele Branda con un breve e precisissimo intervento esemplifica la differenza sostanziale tra “Simulatore e Cantore” portando ad esempio di Gilbert Becaud e Sergio Bruni, in appendice la registrazione del Passero solitario Leopardi/Matricardi/Boldrini esemplificazione di un unico nuovissimo rapporto tra parola voce musica. Elisabetta Moriconi, del senato della Repubblica Radicale legge le motivazioni della laurea honoris causa in Ingegneria Umanistica consegnata a Serenella Marano dal presidente del Minimo Teatro Federico Boldrini. La laurea è attribuita alla Marano soprattutto perché è un primato nell’ incarnare le facoltà della voce dell’ Ingegneria Umanistica, è la seconda laurea attribuita dall’Ingegneria Umanistica in venti anni, la prima fu data a Giancarlo Guardabassi per la sua Radio Aut Marche. Chiudono la serata quattro allievi della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, Sandra Anitori, Arianna Marinangeli, Lucia Melatini, Giandomenico Salvatori, presentano la sequenza monologante “Più che un gesto è un rimbalzo”: perle private in pubblico, ricchezza linguistica per l’avvenire. Due versi detti da Marco Frontalini e Monica Scalcon, la canzone “Se stasera sono qui” nell’impareggiabile interpretazione di Beatrice Bellabarba per saluto finale.
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