Attacco alla Freeedom Flotilla e alla Thousand Madleens : presidio oggi a San Benedetto del Tronto

Attacco alla Freeedom Flotilla e alla Thousand Madleens : presidio oggi a San Benedetto del Tronto
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Attacco alla Freeedom Flotilla e alla Thousand Madleens. Piceno per la Palestina: non possiamo più tollerare l’impunità delle violazioni del diritto internazionale di Israele.

Nella notte tra l’8 e 9 ottobre 2025, la Freeedom Flotilla e alla Thousand Madleens, impegnate in una missione umanitaria verso Gaza, sono state intercettate e fermate in acque internazionali dall’esercito israeliano che ha fatto prigionieri gli equipaggi – come recentemente successo alla Global Sumud Flotilla. Per questo motivo, abbiamo invitato tutte le persone solidali con la popolazione palestinese e ancora convinte/i dell’esistenza di diritti internazionali e di principi umanitari universali, a partecipare al presidio convocato per oggi, 8 ottobre 2025 alle ore 18:00, al corso di San Benedetto del Tronto, all’incrocio tra Viale Secondo Moretti e Via Gramsci, che ha visto la partecipazione un centinaio di persone accorse con il solo preavviso di qualche ora.

Piceno per la Palestina si unisce all’appello internazionale e chiede al Governo italiano di adottare tutte le misure necessarie per garantire la protezione e la sicurezza dei cittadini che rischiano di subire soprusi e torture da Israele – come già avvenuto con gli attivisti della Global Sumud Flotilla. Non possiamo più essere complici economicamente, diplomaticamente e militarmente di uno Stato responsabile di crimini di guerra e contro l’umanità, che usa la legge della forza in barba al diritto internazionale e che protrae violentemente occupazione coloniale, apartheid e genocidio nei confronti del popolo palestinese. Chiediamo al Governo italiano di mettere immediatamente in campo tutte le iniziative politiche e diplomatiche necessarie per fermare Netanyahu e il massacro di Gaza.

Ribadiamo che la missione della Flotilla non si limita alla consegna di aiuti. L’attuale narrazione e le dichiarazioni dei rappresentanti del governo Meloni che definiscono queste missioni come ‘irresponsabili’, spostano l’attenzione dal vero obiettivo della missione. Tutte le Flotille che tentano di raggiungere Gaza dal 2008 – soltanto cinque ci sono riuscite – intendono denunciare e rompere il blocco illegale imposto da Israele, che controlla in questo modo anche l’ingresso degli aiuti destinati ai civili di Gaza. Riteniamo inaccettabile che i rifornimenti umanitari non siano gestiti da un soggetto autonomo e imparziale. Affidarla a una parte in causa contraddice i principi umanitari e ha già comportato conseguenze inaccettabili e costi umani gravissimi.

Il nostro sostegno va alla Flotilla e a tutti i membri dell’equipaggio ora fatti prigionieri che chiediamo siano tenuti in condizioni umane e rilasciati immediatamente. Ma, soprattutto, il nostro sostegno e la nostra solidarietà va alla popolazione di Gaza e della Palestina tutta, vittima resistente da più di 80 anni di un colonialismo di insediamento efferato che le ha portato e che continua a portarle via la casa, la terra e la vita con la nostra complicità e di parte del mondo occidentale.

Continueremo a mobilitarci fino alla fine del Genocidio, contro il Sionismo e per la Palestina Libera.

Piceno per la Palestina

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