JESI, 8 OTTOBRE 2025 – Si conclude con un grande successo di pubblico, l’edizione 2025 di Similitudini, il Festival dedicato alla poesia in dialogo con le altre arti, che si è tenuto il 4 e 5 ottobre a Jesi. Nato da un’idea dell’associazione Liberi Pensieri, la manifestazione è arrivata alla sua nona edizione grazie al contributo del Comune di Jesi e della Biblioteca Planettiana di Jesi.
Sabato 4 ottobre, Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana piena per l’incontro, in collaborazione con Ortolibreria, con il giornalista Sigfrido Ranucci, che ha presentato il suo libro La scelta, edito Bompiani. Intervistato dal co-direttore artistico della manifestazione, Alessandro Moscatelli, Ranucci ha raccontato alcuni episodi salienti della sua vita. Due ore intense durante le quali il cronista, ha accompagnato il pubblico attraverso la sua vita professionale, ma anche privata, le scelte personali e di lavoro che hanno caratterizzato la sua esistenza.
A seguire, alle ore 21 sempre in una Sala Maggiore strapiena, il gruppo toscano Casa del Vento, storica realtà musicale e culturale, tra le più attive e sensibili circa i temi della memoria e della giustizia sociale, per il talk-concerto Il suono della resistenza.
Domenica 5 ottobre, gli studenti e le studentesse delle classi quinte dell’Istituto Superiore Cuppari Salvati di Jesi hanno dato il via alla seconda e ultima giornata di festival. Dalle 17:00, con Lettere dei condannati a morte della Resistenza hanno animato con letture ad alta voce il Cortile della Biblioteca, piazza della Repubblica e corso G. Matteotti sensibilizzare i ragazzi al tema della Resi- stenza dando corpo e anima alle tante persone che hanno combattuto, talvolta fino alla morte, per liberare l’Italia dall’invasione nazi-fascista.
Alle 18.30 è tornato anche l’appuntamento ricorrente del teatro in loop, una delle cifre stilistiche del Festival, con Estrema come la poesia Vol. 3, alla Sala dei Globi della Biblioteca Planettiana l’attore Paolo Mazzanti ha portato in scena la vicenda poetica e umana del poeta e combattente nella Resistenza Franco Matacotta, per provare a raccontare un intellettuale che prese posizioni ferme sulla Resistenza vivendo anche in prima persona la lotta partigiana.
Dopo la presentazione di COME, la rivista ufficiale del Festival, si è conclusa questa edizione di Similitudini alle 21, nella Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana, con Parlami di Gaza, una mostra itinerante che racconta la Palestina di ieri, oggi e domani, attraverso la voce dei palestinesi in diaspora e non, grazie alle letture di Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa palestinese nata a Gaza, in Italia dal 2002, i suoni di Mohammed Abu Senjer, musicista palestinese sopravvissuto all’ultimo genocidio di Gaza, in Italia dal 2024 e le fotografie di Ahmad Jarboa, infermiere e fotografo palestinese, sopravvissuto all’ultimo genocidio di Gaza, dove si trova ancora.
«Quella che si è conclusa domenica sera (domenica 5 ottobre, ndr), è stata forse l’edizione più significativa per noi, con due eventi sold-out e ospiti davvero d’eccezione, che mai avremmo pensato di poter avere. Siamo, come sempre, molto orgogliosi del lavoro fatto e delle scelte resistenti che ci hanno portato fin qui» hanno commentato i co-direttori artistici del festival, Alessandro Moscatelli e Nicoletta Carnevali.




























