Pedagogia, il prof. Massimiliano Stramaglia vince il Premio Resm con la monografia sull’Alta Sensibilità
Si tratta del sesto riconoscimento scientifico per il docente di pedagogia dell’Università di Macerata.
Massimiliano Stramaglia, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università di Macerata, si è aggiudicato il “Resm International Transdisciplinary Senior Monographic Award” con la monografia scientifica “Pedagogia e Alta Sensibilità. Una nuova sfida per l’educazione”. Il premio, promosso dal comitato scientifico dalla Collana Ricerche Educative e Scienze Motorie di Tab Edizioni, è alla sua seconda edizione ed è intitolato alla memoria di Gino Bellagamba, il cattolico ferrarese che, da presidente dell’Associazione italiana maestri cattolici, dirigente scolastico e docente universitario, ha saputo coinvolgere e animare lo spirito dei più giovani.
“Ringrazio la Commissione che mi ha attribuito questo importante riconoscimento e l’Editore Studium che ha saputo credere nel mio progetto”, afferma Stramaglia. “Mi dicono che Bellagamba fosse gentile: mi riconosco appieno in questo tratto di gentilezza. L’Alta Sensibilità, scoperta da Elaine Aron, si accompagna spesso a una particolare attenzione nei confronti degli altri. L’obiettivo della mia ricerca è stato quello di leggere l’Alta Sensibilità dal punto di vista educativo e didattico: non soltanto psicologico o neuroscientifico. Sono onoratissimo del risultato”. Il Premio Resm “Gino Bellagamba” sarà conferito nel mese di gennaio 2026. Per Massimiliano Stramaglia è il sesto Premio scientifico della carriera.
Laboratorio gratuito di Editoria dell’Università di Macerata, aperte le iscrizioni
Tre moduli, frequentabili anche singolarmente, per conoscere tutte le fasi di lavorazione del libro.
Dal 7 novembre al 13 dicembre 2025 prenderà il via la prima edizione del LEd – Laboratorio di Editoria, promosso dall’Università di Macerata – Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi insieme alla casa editrice Eum – per offrire una formazione completa sui processi e le professioni del mondo editoriale, tra tradizione e innovazione digitale. La partecipazione è gratuita, con un massimo di 30 posti disponibili per ciascun modulo. A chi frequenterà almeno il 75% delle attività e presenterà una relazione finale sarà rilasciato un attestato di partecipazione e un Open Badge per ogni modulo completato. Gli studenti UniMc potranno inoltre richiedere il riconoscimento di crediti formativi nell’ambito delle ulteriori attività formative. È possibile iscriversi entro il 3 novembre. Il bando è disponibile sul sito delle Eum https://eum.unimc.it/.
Il laboratorio, articolato in tre moduli frequentabili anche singolarmente, guiderà i partecipanti attraverso tutte le fasi di lavorazione del libro: dall’ideazione del testo alla correzione di bozze, dalla grafica alla stampa e alla pubblicazione online, fino alla distribuzione e promozione attraverso canali fisici e digitali. Ampio spazio sarà riservato anche agli aspetti amministrativi – come contratti, copyright e gestione del magazzino – e alla conoscenza diretta del settore grazie al contributo di aziende e professionisti dell’editoria.
Accanto alla filiera tradizionale, il corso approfondirà la realizzazione e diffusione dei prodotti editoriali digitali, con particolare attenzione ai modelli di comunicazione scientifica in open access, all’Open Science e alle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. In linea con le più recenti evoluzioni legislative, sarà inoltre dedicato un modulo specifico alla progettazione di pubblicazioni digitali accessibili.
Il percorso formativo punta anche allo sviluppo di competenze trasversali – creative, digitali, comunicative e collaborative – utili per operare in modo consapevole e innovativo nel campo editoriale e culturale.
Il laboratorio è aperto agli studenti e alle studentesse dell’Università di Macerata, agli iscritti alle Scuole di Studi Superiori Universitari, ma anche a operatori culturali e studenti delle scuole superiori interessati ad avvicinarsi al mondo dell’editoria. Le lezioni si terranno in presenza nella Sala Sbriccoli del CASB e al Polo didattico Pantaleoni di Macerata, il venerdì e il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Il LEd Laboratorio di Editoria rappresenta un’occasione unica per scoprire dall’interno il mondo del libro e della comunicazione culturale, con uno sguardo rivolto alle sfide del futuro.
Stati Generali degli Istituti Italiani di Cultura
Il rettore John McCourt:
“La cultura è una forma di diplomazia fondamentale: non impone, ma propone e arricchisce, non divide, ma crea collegamenti profondi.
“Le Marche – ha ricordato – sono una terra che unisce radici profonde e apertura, dove la cultura è da sempre dialogo e innovazione”.
Agli Stati Generali degli Istituti Italiani di Cultura, in corso a Macerata con la presenza del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il rettore dell’Università di Macerata John McCourt ha sottolineato il valore della cultura come forma di diplomazia e il ruolo decisivo delle università nel costruire ponti tra Paesi e persone.
“Le Marche – ha ricordato – sono una terra che unisce radici profonde e apertura, dove la cultura è da sempre dialogo e innovazione. Dai maestri del Rinascimento come Lorenzo Lotto e Carlo Crivelli, alle figure di Giacomo Leopardi, Matteo Ricci, Giuseppe Tucci e Alberico Gentili, questa regione ha saputo parlare al mondo attraverso la conoscenza, l’arte e il pensiero”.
L’Università di Macerata accoglie una comunità internazionale proveniente da oltre 30 Paesi, impegnata a coniugare studi umanistici, scienze sociali e innovazione, radici locali e visione globale. “La cultura è una forma di diplomazia fondamentale – ha ricordato McCourt – non impone, ma propone e arricchisce, non divide, ma crea collegamenti profondi”.
Il rettore ha evidenziato il ruolo centrale degli Istituti Italiani di Cultura, veri ambasciatori del sapere italiano nel mondo. In sinergia con la CRUI, con UNI-ITALIA e con il sistema universitario nazionale, ha auspicato una cooperazione sempre più forte per promuovere lingua, letteratura, ricerca e creatività italiana come strumenti di presenza culturale dell’Italia nel mondo. Questa visione si riflette anche nei risultati raggiunti dagli studenti e dalle studentesse dell’Ateneo. All’ultima edizione del concorso nazionale “Impresa in Aula”, svoltasi a Torino, il team di UniMC – composto interamente da studentesse internazionali provenienti da Albania, Bielorussia, Cina, Russia, Tanzania e Ucraina – si è aggiudicato il primo premio con il progetto “Her Journey, Her Power”, che valorizza il territorio marchigiano attraverso un turismo esperienziale al femminile e uno sguardo interculturale.
“L’apertura è la condizione per crescere – ha concluso McCourt –. L’internazionalizzazione è una responsabilità culturale che costruisce connessioni, fiducia e futuro.”
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