Nei primi nove mesi del 2025, nella Regione Marche sono state presentate all’INAIL 12.469 denunce di infortunio sul lavoro, con un lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+0,7%). Il dato più allarmante riguarda gli incidenti mortali, saliti da 12 a 19 (+58,3%). 10 durante l’attività lavorativa e 5 in itinere.
Province più colpite: Ancona e Pesaro Urbino: 5 morti ciascuna, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata: 3 ciascuna. Le Fasce d’età più vulnerabili: 50–60 anni. 16 uomini, 3 donne; 17 italiani, 1 cittadino UE, 1 extra UE.
Infortuni non mortali e la Distribuzione territoriale: Ancona: 4.226; Pesaro Urbino: 3.005; Macerata: 2.654; Ascoli Piceno: 1.619; Fermo: 965.
Gli infortuni delle Donne crescono dell’1,4%; quelli dei Lavoratori extra UE dell’10%; mentre quelli della Fascia 50–70 anni del 2,8%.
Settori produttivi più esposti: Industria e servizi: +0,8%; Lavoro per conto dello Stato: da 1.834 a 1.901; prosegue il calo del settore Agricoltura: -8%.
Settori più colpiti: Costruzioni: +10,6%; Sanità: +22,1%; Industria alimentare: +17,5%; Gomma/plastica: +21,5%; Carta: +18,2%; Prodotti chimici: +22,9%. Nel Manifatturiero complessivamente la crescita è del 1,9%.
Le Malattie professionali: il Totale delle denunce presentate nel periodo in esame è stato di 5.960 (+0,6%); il 71.8% sono di Uomini: 71,8% e 88.6% di lavoratori italiani; il 91.7% del Settore industria/servizi. Circa la Distribuzione territoriale: In calo: Ancona e Macerata, In aumento: Ascoli Piceno (+15,5%), Fermo (+2,7%), Pesaro Urbino (+8,3%).
Patologie più frequenti: Osteo-muscolari, Sistema nervoso: +4,2%, Orecchio: +7,8%, Apparato digerente: +100%, Disturbi psichici e comportamentali: +175%, Tumori: in calo da 53 a 40.
Dichiarazione di Guido Bianchini: “I dati presentati confermano una criticità strutturale: la sicurezza sul lavoro nelle Marche non è ancora garantita. Il D.L. n. 159/2025, in vigore dal 31 ottobre, introduce strumenti utili — come il badge di cantiere e la responsabilità rafforzata del committente — ma da soli non bastano. Serve anche una strategia regionale operativa che coinvolga le PMI, spesso prive di risorse e competenze interne. In questo contesto, è positivo il rafforzamento della formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nelle PMI: devono essere aggiornati e messi nelle condizioni di agire concretamente, soprattutto nelle realtà più fragili. Le luci del decreto sono evidenti: tracciabilità, vigilanza, digitalizzazione. Ma le ombre restano: mancano incentivi, regole chiare sui subappalti, monitoraggio partecipato e strumenti di supporto per le imprese più esposte. La sicurezza non può dipendere dalla volontà del singolo. Deve essere esigibile, verificabile e sostenuta da politiche pubbliche coerenti e da una governance territoriale capace di trasformare gli obblighi normativi in prassi quotidiana.” 03/11/2025.
Dati provvisori e soggetti a variazione. Fonte Banca Dati e Open Dati INAIL rielaborati.
Di GUIDO BIANCHINI PAST PRESIDENT COCOPRO INAIL ASCOLI PICENO




























