Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 12:44 di Lun 29 Apr 2024

Mi perdonanzo da me!

di | in: Editoriali

E´andata buca la cena della “Perdonanza“. E sì che papisilvio ci contava, per rattopparsi la verginità ammaccata al cospetto di santamadrechiesa e giocare ancora con essalei, concordati e contenti, all´io-do-una-cosa-a-te-tu-dai-una-cosa-a-me. Si sappia finalmente chi è che comanda  qua, tra i leghisti che ciancicano in bossese con traduttore simultaneo e fascisti che derazzano in sinistrese.

E dire che bastava poco: solo entrare in Basilica tra 28 e 29 agosto e giù subito una bella mano di bianco virgineo sulle “nere scie di liquami”, altro che Lodialfani. Green washing senza sforzo, coi potenti della Chiesa a benedire, e l´anima santa di Pietro da Morrone a rivoltarsi nella teca [destino rio, salvarsi dalle macerie per vedersi intorno ‘sti figuri, sob ]

Vero che per l´indulgenza, a Santa Maria di Collemaggio bisogna entrarci “veramente pentiti e confessati” – Bolla Celestiniana dixit – ma trattandosi del druce non baderemo al capello! (ops..)

Per il Cavaliere Insistente sarebbe stato come vincere un´altra volta le elezioni. Con in più lo spirito di Celestino e quelli di Carlo d´Angiò e Carlo Martello ad aleggiare là intorno. Meglio di un´ospitata al Prendi e Porta a Casa del Vespabruno.

Si sarebbe dovuto tenerlo d´occhio, nell´occasione, certo: tenesse giù le mani dalla Dama della Bolla; non si impuntasse  a voler esser lui il Giovin Signore col ramo d´ulivo; non tirasse fuori –  per carità, che non è il momento – quella storia dell´unto del Signore;  cose così…

Ma non gli è andata neanche tanto male. Intanto, grazie a Paparatz avrà tempo fino ad agosto 2010 per lucrare l´indulgenza. Poi la location delle rovine abruzzesi è perfetta anche per il lavaggio a secco dell´anima, non solo per Consigli dei Ministrensturmtruppen e Venticinqueaprili e Gi-otti.

Ora dovrà andarci davvero tutti i giorni col gran da fare che ha lì: candeggiarsi l´anima con la Bolla di Celestino; costruirsi casa fra i terremotati, là dove lo porta il cuore proprio come giorgicluny; recitar barzellette e panzane tra i senza casa con lo scudiero Bertoldaso alla destra e l´elmetto di scipio che gli cinge la testa. E fra un paio di mesi la cornice sarà ancor più suggestiva, tende blu coperte di neve, lui in formato babbonatale con babbonatalonze sulle ginocchia.

Purchè non lo facciano arrabbiare ancora, s´intende, la stampa sovietica e l´opposizione comunista e tutti gli invidiosi. Perché se è vero che “finora ce ne siamo stati buoni” (Ghedini) se gli scassano ancora i cosiddetti, ci mette un amen il Cavaliere Insistente a sbottare in un “Mi perdonanzo da me.


“…..i miei bei matti sono tutti grassottelli, lustri, senza una ruga, proprio come quelli che chiamano porcelli d’Acarnania, immuni, per certo, da qualunque disturbo senile, a meno che non si trovino a subire in qualche misura il contagio dei saggi, come capita, poiché la vita non consente mai una completa felicità.” [Erasmo da Rotterdam]




30.08.´09                                                Sara Di Giuseppe




30 Agosto 2009 alle 17:58 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata