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IERI ROMA OGGI ANCONA: MAROTTA UNITA

di | in: Cronaca e Attualità

50 anni fa ( 27-29 Settembre 1959 ) venti giovani Marottesi marciarono in direzione Roma con un obbiettivo molto semplice, ma difficile da ottenere: avere un Comune autonomo per superare i disagi e i danni derivanti dalla divisione in tre Comuni. Oggi nulla è cambiato, ma i Consigli Comunali di Fano e Mondolfo hanno deliberato il consenso all’unificazione del territorio sotto un’unica amministrazione ( quella di Mondolfo ) ed ora si attende che la Regione Marche indica un referendum che faccia esprimere su questo annoso problema la sola popolazione interessata di Marotta di Fano. Quella di Marotta è proprio un’odissea che inizia nel primo dopoguerra con la nascita del comitato autonomista. Dopo vari tentativi infruttuosi, nel 1959 si pensa di mettere in atto iniziative che abbiano risonanza anche al di fuori dei confini locali. Il ” moto insurrezionale ” pacifico inizia il 12 Aprile durante la XII Festa dei Garagoi con volo aereo dimostrativo, lancio di volantini esplicativi sulla folla,  uno sbarramento di striscioni di tela in Piazza Fiume ( ora Kennedy ) sul confine tra  Fano  e Mondolfo ( uno reca la scritta ” Porta di Brandeburgo ” ), e un cartello sull’attuale Valcesano che annuncia l’ingresso nel Comune di Marotta. C’è anche il sostegno politico e il 16 Aprile l’On. Boidi con altri 56 deputati presenta la proposta di legge per il Comune di Marotta, poi si dimettono di 4 consiglieri comunali marottesi e il 2 Maggio, Marotta ha il suo simbolico Consiglio Comunale ” in esilio ” con Ermes Piccioli Sindaco e Piero Grilli suo Vice. Infine lo stemma, la bandiera con il garagolo, viene depositato a Senigallia presso l’ Azienda di Soggiorno fino al giorno dell’ottenimento dell’autonomia. Grande è la risonanza sulla stampa locale, nazionale e straniera ( il TIMES!!! ) e un filmato della Settimana INCOM informa l’Italia sulla incredibile situazione di Marotta.

Poi, come detto, a settembre, la Staffetta della Libertà, di cui ricorre appunto il 50° anniversario per dare una ” spinta ” alla proposta di legge. Venti ragazzi marottesi (un Km a testa) partono nella notte tra il 26 e il 27 Settembre 1959 e il giorno 29 finalmente arrivano a Roma, ricevuti al  Ministero dell’Interno. La sera stessa, il rientro a Marotta con accoglienza da “eroi” per Alberto Cardinali, Telesforo Vitali,  Venanzio Alessandri, Maurizio Polverari, Salvatore Bertani, Sandrino Caraffa, Gianfranco Polverari, Vittorio Giambartolomei, Gianfranco Furlani, Giannino Campanelli, Augusto Marinelli, Ivaldo Ciaschini, Ennio Tarini, Aldo Pascucci, Mario Pieretti, Doris Governatori, Tiziano Volpini, Giuliano Del Moro, Alberto Sartini, Gianni Sordoni. Purtroppo, per vari motivi, anche questo progetto autonomista fallì ed ancora oggi, caduto il Muro di Berlino da vent’anni, resiste il ” Muro ” di Marotta !!! E’ quindi necessario che la Regione Marche si attivi, perché, sono imminenti le elezioni regionali, e il tempo stringe. Chiediamo che i consiglieri regionali, in particolare su iniziativa di Mollaroli e D’Anna per Fano  e Solazzi per Mondolfo, sostengano congiuntamente la richiesta di referendum. Tra l’altro, in vista delle future elezioni, sarebbe un bel banco di prova, per capire se questi consiglieri regionali tengano o no ai Marottesi. Nel frattempo sensibilizzeremo ancora la Regione Marche ripetendo le gesta dei nostri padri: è pressoché definita l’organizzazione della Staffetta della Libertà verso la sede del Consiglio Regionale, perchè sia ben chiaro a tutti, che noi marottesi non molliamo !!!




27 Settembre 2009 alle 13:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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