Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 08:48 di Sab 27 Apr 2024

Antonio De Signoribus, “Fiabe e leggende delle Marche”

di | in: Cultura e Spettacoli

“Fiabe e leggende delle Marche” è il titolo dell´ultima fatica letteraria di Antonio De Signoribus pubblicato dalla casa editrice Newton Compton Editori. Una nuova silloge di favole popolari marchigiane dello scrittore, antropologo, conferenziere e docente di Filosofia presso il Liceo Scientifico di San Benedetto del Tronto, nonché collega de “Il Messaggero”, che grazie al suo pallino della ricerca di fiabe, fole, favole,  arricchisce il patrimonio della nostra tradizione. Lo studio della fiaba popolare, anche in chiave psicanalitica e filosofica, ha portato De Signoribus a scrivere numerosi testi. 

Una intensa attività di studioso grazie alla quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Il suo racconto, dal titolo “Giovanni e il mare”, recentemente si è imposto in vari concorsi, nazionali e internazionali ed è uscito anche nella prestigiosa cartella de “La Luna”, con incisione di Alfredo Pirri. Nelle 240 pagine di “Fiabe e leggende delle Marche”. Nei sessanta racconti popolari scritti da De Signoribus rifacendosi alla tradizione popolare delle Marche, lo scrittore definito “Il Grimm marchigiano” accompagna i lettori alla scoperta di un mondo misterioso e sommerso, dove passato e presente si fondono fino a diventare una cosa sola. Un corpus fiabistico di grande valore antropologico, presentato da Sanzio Calducci, Ordinario di Dialettologia italiana presso l´Università degli studi di Urbino che si divide in otto sezioni: Astuzia e Stupidità, Casi Comici, Re, Figli di Re e Dintorni, I Patti, Casi Difficili ed Eroici, Gli Aiutanti, Casi Misteriosi, Tesori Nascosti. “La mia ricerca prende spunto dal fatto che esiste un grande patrimonio che sta per estinguersi completamente, e che ancora pochi conoscono, – afferma l´autore,-ho cercato di recuperare quello che c’è ancora da recuperare e fatto conoscere quello che molti ancora non conoscono”. Ed infatti, nel 1956 Italo Calvino scriveva, nell´introduzione di Fiabe Italiane: “delle Marche ho trovato solo una dozzina di pezzi, ma raccontati in modo così allegro e vivace che sono tentato di passare anche questa tra le regioni privilegiate…”.




30 Ottobre 2009 alle 19:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata