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ASSEGNO DI CURA ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

In attuazione a quanto previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 985 del 15/06/2009, il Comune di Ascoli Piceno, in qualità di capofila dell’Ambito Territoriale Sociale XXII ha emanato l’Avviso Pubblico Assegni di Cura” per le famiglie che svolgono funzioni assistenziali rivolte ad ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.

Destinatari dell’assegno di cura sono le famiglie che, nel territorio dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XXII (Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta), mantengono la persona anziana non autosufficiente nel proprio contesto di vita e di relazioni attraverso interventi di supporto assistenziale gestiti direttamente o attraverso assistenti familiari private in possesso di regolare contratto di lavoro, nell’ambito di un programma complessivo di assistenza domiciliare predisposto dal Servizio Sociale di residenza, in raccordo con le Unità Valutative Integrate.

Per poter accedere all’assegno di cura devono essere rispettati alcuni requisiti, infatti la persona anziana deve:

–         aver compiuto i 65 anni di età alla data di scadenza dell’avviso pubblico;

–         essere dichiarata non autosufficiente con certificazione di invalidità pari al 100% e usufruire di indennità di accompagnamento;

–          essere residente in uno dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XXII;

–         avere i seguenti limiti di reddito risultante da certificazione ISEE, riferita al periodo di imposta 2008:

  • valore massimo di € 11.000,00 in caso di anziano non autosufficiente residente da solo
  • valore massimo di € 25.000,00 in caso di anziano non autosufficiente facente parte di un nucleo familiare pluricomposto.


L’entità dell’assegno a favore dei destinatari è pari a euro 200,00 mensili; non costituisce vitalizio, ma va inteso come supporto momentaneo.

Le domande di assegno di cura, redatte su apposito modello, dovranno essere presentate, entro e non oltre il 20/11/2009, pena l’archiviazione, direttamente presso il Protocollo del proprio Comune di residenza oppure inviata a mezzo raccomandata A/R (in tal caso per la verifica del rispetto dei termini farà fede il timbro postale dell’Ufficio accettante).

Il bando completo e la relativa modulistica  sono reperibili presso i Servizi Sociali dei Comuni dell’ATS 22, presso l’Ufficio di Promozione Sociale di Monticelli (Lg.o delle Mimose, 1-Ascoli Piceno) e presso i siti web www.ambitosociale.ascolipiceno.it e www.comune.ascolipiceno.it.

Il bando è stato diffuso anche presso sindacati, patronati e associazioni.


 RIAPERTURA CHIESA DELLA SCOPA

E’ uno degli esempi  più significativi del barocco ascolano perché, pur se iniziata nel 1532 su disegno di Cola dell’Amatrice, fu completata in piena età della Controriforma.

La chiesa di Santa Maria della Carità, più comunemente nota come “Chiesa della Scopa” ( vi aveva sede la confraternita dei “Disciplinati”, fedeli che durante le processioni usavano battersi con fruste a forma di scopa le quali erano anche utilizzate per raccogliere dal terreno le granaglie vendute nella piazza) riaprirà  al culto domenica prossima, 25 ottobre,  dopo lavori di restauro che si erano resi necessari in seguito al terremoto dell’aprile scorso.

Lo sciame sismico cominciato il 6  aprile, aveva prodotto delle lesioni sulle strutture della  chiesa.

L’Amministrazione Comunale  intervenne subito chiedendo un parere scientifico all’Università Politecnica delle Marche che rilevò alcune situazioni di degrado e dissesto che interessavano la facciata principale, la volta dell’aula, l’arco trionfale che divide l’aula principale dal presbiterio e il timpano/lunetta dello stesso presbiterio.

Lo scorso agosto, per consentire la riapertura al pubblico della chiesa, la Giunta Comunale, deliberò di procedere con alcuni interventi a sostegno dell’arco trionfale e della porzione della volta a botte di copertura dell’aula ad essa adiacente.
“Ancora un intervento – dice il sindaco Guido Castelli – volto al recupero del nostro  grande patrimonio artistico reso possibile grazie al consueto, generoso, intervento della Fondazione di Ascoli sempre attenta e sensibile alle esigenze culturale della nostra città. Anche in questa occasione, la Fondazione è intervenuta consentendo la realizzazione di questi lavori di messa in sicurezza che ci permettono di restituire alla  città una importante testimonianza artistica, uno degli esempi più belli del barocco cittadino ed un luogo di culto particolarmente amato dagli ascolani.

Con questo intervento – prosegue il primo cittadino ascolano – abbiamo ripristinato il livello di sicurezza antecedente l’evento sismico dello scorso aprile così da consentire nuovamente il pubblico utilizzo e domenica, alle ore 19.00, restituiremo questo bellissimo luogo di culto e di preghiera agli ascolani”.

I lavori di costruzione della chiesa iniziati nel 1532 sotto la direzione di Cola dell’Amatrice, si protrassero per circa un secolo quando ormai si era affermato uno stile più esuberante, la cui impronta è evidente all’interno con dipinti di Pietro Gaia e Simone De Magistris e stucchi di notevole interesse risalenti ai primi decenni del XVII secolo, opera di Gerolamo Buratti.
La facciata è ripartita da quattro lesene scanalate, concluse da capitelli lavorati a foglie di ulivo che poggiano su solidi piedistalli. Il disegno dell’attico e delle tre porte sulla facciata è attribuito all’ascolano Conte Conti. Il singolare campanile a bulbo risale alla fine del XVII secolo.


Ascoli Piceno, 20/10/2009




20 Ottobre 2009 alle 13:21 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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