“…in pieno inverno, tra la neve e il gelo, alcune farfalle uscirono dal camino e volarono verso l’infinito. Una danza di ali variopinte vibrò per sempre nel cielo dei vivi”.

Con queste parole si conclude il romanzo Oltre la Cenere, edito dalla casa editrice ascolana PDC editori.

Gli autori, i torinesi Ronchetti Andrea e Dogliani Monica, hanno affrontato in modo convincente il tema dell’olocausto nazista con ironica drammaticità e coscienziosa leggerezza, sulla falsa riga de La Vita è Bella di Benigni.

Il romanzo si articola su due parti: una prima, ambientata nel lager di Auschwitz-Birkenau, che non tace le sevizie disumane e le nefandezze di cui si resero protagonisti i nazisti al tempo della Seconda Guerra Mondiale. In questa prima parte vengono presentati i personaggi tra i quali si distinguono nomi di figure realmente esistite. La seconda parte è incentrata nel decennio post-guerra  e affronta lo studio della cosiddetta “via dei topi” e cioè quella rete di protezione che ha permesso ad alcuni esponenti delle SS di fuggire dalla Germania e da condanne sicure.

Il protagonista indiscusso del romanzo è Nathan, un orologiaio ebreo a cui durante la guerra  viene dato il compito di intrattenere i figli dei nazisti travestendosi da clown. È un personaggio sui generis che, nonostante la disumanità che lo circonda, non perde la fiducia nella bontà umana, affronta con ironia le umiliazioni a cui è sottoposto, mantiene viva una sua identità di essere umano e aiuta i personaggi che hanno la fortuna di incrociarlo nel loro cammino, a credere che luce e colori torneranno a brillare nelle loro vite.

È un romanzo sentito, emozionale e appassionante che gioca su temi profondi quali l’eterno dualismo tra bene e male, la bestialità umana, l’affermazione dell’identità, il superamento del limite, la capacità di voltare pagina e ricominciare. Forse mai più azzeccata la sua pubblicazione in questo periodo in cui si vanno riaccendendo spiriti negazionisti!