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Divino e demoniaco nell’arte

di | in: Cultura e Spettacoli

CENTRO STUDI ORIENTE OCCIDENTE DI ANCONA
Convegno su ‘Divino e demoniaco nell´arte’
Ancona, 13-14-15 novembre 2009

a cura di Giuseppe A. Possedoni

L’arte come mezzo di sublime ascesa verso Dio e la Trascendenza. Ma l’arte
anche come strumento ed espressione del Male, del diabolico. E’ su questo
duplice aspetto che si concentra il convegno ‘Divino e demoniaco nell´arte’,
organizzato dal Centro Studi Oriente Occidente di Ancona, in programma dal 13
al 15 novembre nella Sala Audiovisivi comunale e nella Cattedrale di Ancona.
Sarà una ‘tre giorni’ animata da prestigiosi relatori, che affronteranno
l’argomento dai loro molteplici punti di vista, e che si concluderà con un
concerto di canto gregoriano e una Santa Messa, sempre in canto gregoriano. ‘L´
iniziativa – sottolinea il curatore Giuseppe A. Possedoni, responsabile
culturale del Centro Studi Oriente Occidente – si propone di fornire strumenti
critici per consentire una decifrazione più profonda, d´ordine spirituale, dei
significati veicolati da alcune forme d´arte, evidenziando da un canto come
certa arte, specie moderna e contemporanea, sembri riflettere il proposito
luciferino del “non serviam”, e dall´altro come certa altra arte possa invece
costituire mezzo potentissimo e sublime d’ascesa verso la Trascendenza,
connotata, in particolare, cristianamente. Riguardo al primo aspetto –
concernente l´arte “diabolica” – non è possibile tentare un approfondimento
senza attingere allo storico dell´arte austriaco Hans Sedlmayr, punto di
riferimento per tali tematiche. Quand´è che un´opera d´arte, o l´arte di un
artista o di un´epoca, possono essere definite demoniache, diaboliche o
infernali? Per comprenderlo, secondo Sedlmayr, le opere d´arte vanno intese
come “enunciazioni plastiche riguardanti stati di cose reali e ontologici,
enunciazioni che possono essere vere o false (o insensate) al pari delle
enunciazioni verbali”. Così, un´opera d´arte “è demoniaca, diabolica, quando
conferma con l´immagine un´enunciazione ontologicamente falsa su Dio, gli
angeli, l´uomo, il mondo, la natura; ossia quando esprime tale enunciazione
sotto una forma artistica che impegni lo spettatore ad approvare e accettare la
falsa asserzione”. L´opera d´arte demoniaca “rovescia” non soltanto l´ordine
dei valori, ma anche l´ordine ontologico, e ciò, fra l´altro, corrisponde al
senso primo del termine “diabolus”, diabolico (dal greco diaballein, mettersi
di traverso, sviare, fuorviare). Si tratta cioè di una menzogna, proprio come
il diavolo è il “padre della menzogna”, e di una “seduzione”, proprio come il
diavolo è il “seduttore delle origini”.
Il convegno si aprirà venerdì 13 (ore 16) nella Sala Audiovisivi del Comune
di Ancona, in via Bernabei 30, con l’intervento di Massimo Borghesi (Ordinario
di Filosofia morale all´Università di Perugia) su ‘Il demoniaco dell´arte
secondo Enrico Castelli’. Il testo, sottolinea Borghesi, ‘costituisce un lavoro
pionieristico nel quale, in Italia viene indagato il significato teologico-
simbolico di un momento dell´arte moderna. L´idea matura a partire dalla
proposta, nel dicembre 1946, del fratello regista di realizzare dei
cortometraggi sull´arte fiamminga. Idea poi realizzata e il cui materiale
preparatorio costituisce la base del volume. Castelli , docente di filosofia
della religione alla Sapienza di Roma e organizzatore dei Colloqui
internazionali patrocinati dall´Archivio di Filosofia, indaga qui il demoniaco
nell´arte nordica tra la fine del `400 e gli inizi del `500: Hieronymus Bosch,
Pieter Bruegel il Vecchio, Lucas van Leyden, Jan Mandyn, Pietre Huys, Matthias
Grunewald.

Si tratta di un movimento influenzato dalla mistica di Ruysbroeck,
Susone, Taulero, per il quale l´arte da un lato dipinge le tentazioni del
santo: il monaco che resiste, immobile, di fronte alle seduzioni del mondo
sensibile; dall´altro raffigura una natura sconvolta, grottesca, “demoniaca”,
nella quale il visibile non è più specchio, segno dell´invisibile, ma diviene
la maschera di una maschera, una maschera che non rimanda a nulla. Il mondo
“orrendo”, da una parte, e il santo fuori dal mondo, dall´altra. E´ la pittura
che con il suo pessimismo cosmico e il suo dualismo profondo, radicale, tra
cristianesimo e realtà, anticipa il quadro della Riforma protestante. Su Bosch
è incentrato anche l’intervento di Maria Gloria Riva (Monache dell´Adorazione
Eucaristica di Pietrarubbia), saggista, critico d´arte e biblista, che sarà
presente grazie ad un permesso speciale, mentre il saggista e scrittore
Alessandro Gnocchi si soffermerà su ‘Il demoniaco in tv, nel pop-rock e nella
canzone d´autore moderna’.
La giornata di sabato 14 si aprirà alle ore 16 con la relazione di Roberto
Fusco (Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti,
Vaticano) su ‘Divino e demoniaco nell’iconografia della Cappella Sistina’,
mentre Valentina Sessa (docente di Legislazione Beni Culturali all´Università
dell´Insubria, saggista, consulente Unesco) parlerà della ‘Perdita del Centro,
oblio del Sacro e disfacimento dell’Io nell’arte moderna e contemporanea’.
Camillo Langone (critico liturgico, editorialista de Il Foglio e Libero) si
soffermerà invece sulla liturgia italiana oggi ‘fra Sacro e troppo umano’. In
serata (ore 21.30) la Cattedrale di San Ciriaco ospiterà il concerto di canto
gregoriano dei Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi, gruppo vocale
costituito interamente da specialisti che si dedica in modo esclusivo allo
studio ed alla diffusione del canto gregoriano. Il gruppo sarà domenica 15 (ore
10.30) nella Cattedrale di San Ciriaco per la Santa Messa in Canto gregoriano.
L’iniziativa è organizzata con il sostegno del Consiglio Regionale delle Marche
– Ufficio di presidenza, Comune di Ancona, Biblioteca Comunale Benincasa, Banca
Marche e Arcidiocesi di Ancona-Osimo.
Per informazioni: www.orienteoccidente.org.

PROGRAMMA

VENERDI’ 13 Novembre

Ore 16 – Sala Audiovisivi Comune di Ancona, via Bernabei 30

Massimo Borghesi (ordinario di Filosofia morale all´Università di
Perugia)
Il demoniaco nell’arte secondo Enrico Castelli

Maria Gloria Riva (Monache dell´Adorazione Eucaristica di Pietrarubbia,
saggista, critico d´arte, biblista)
Jeronimus Bosch: alle radici del Mistero che ci origina

Alessandro Gnocchi (saggista)
Il demoniaco in tv, nel pop-rock e nella canzone “d´autore” moderna

SABATO 14 Novembre

Ore 16 – Sala audiovisivi Comune di Ancona, via Bernabei 30

Roberto Fusco (Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei
Sacramenti, Vaticano)
Divino e demoniaco nell’iconografia della Cappella Sistina

Valentina Sessa (docente di Legislazione Beni Culturali all´Università dell´
Insubria, saggista, consulente Unesco)
Perdita del Centro, oblio del Sacro e disfacimento dell’Io nell’arte moderna
e contemporanea

Camillo Langone (critico liturgico, editorialista de Il Foglio e Libero)
La liturgia italiana oggi fra Sacro e troppo umano

Ore 21.30, nella Cattedrale di San Ciriaco, concerto di canto gregoriano con
i Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi

DOMENICA 15 Novembre

Ore 10.30 – Cattedrale di San Ciriaco

Santa Messa in Canto gregoriano con i Cantori Gregoriani diretti da Fulvio
Rampi




10 Novembre 2009 alle 23:36 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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