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Lo “Switch-off” capitolino

di | in: Primo Piano

Come da copione, è avvenuto il 16 Novembre lo “switch-off”  del segnale analogico a Roma, che sarà la prima tra le capitali Europee a passare interamente al digitale terrestre. Da oggi per continuare a usare il televisore sarà necessario essere in possesso di un decoder per la ricezione del segnale in digitale. Il passaggio per il resto del Lazio, sarà graduale e avrà luogo entro fine Novembre, salvo che per alcuni comuni nel Viterbese. E come da copione non potevano mancare esempi di mala-informazione, disagi e lamentele.

 Solo oggi 2,5 milioni di persone  sono coinvolte nel passaggio; 300 milioni di euro sono stati spesi dai romani per attrezzarsi di fronte a questo cambiamento; 300-500 le famiglie le quali si sono trovate in difficoltà oggi per la sintonizzazione dei canali tramite il nuovo segnale. Ecco i grandi numeri di questa svolta. Ma svolta per chi? Innanzitutto, l´ADUC (Associazione per i diritti degli utenti  e dei consumatori) segnala la pubblicità poco veritiera secondo cui senza un decoder o una televisione che lo abbia incorporato sia impossibile ricevere il segnale in digitale terrestre, quando invece chi già sia abbonato Sky potrà continuare ad avere tutti i canali satellitari che già offriva.

L´ADOC ( Associazione per la difesa e l´orientamento dei consumatori) afferma che i problemi tecnici riscontrati sono tanti, anche per chi ha il decoder e della presunta totale assenza del segnale in alcune zone. Gli antennisti sono stati letteralmente presi d´assalto, tanto che per ottenere un appuntamento si sono create liste d´attesa lunghissime. Inoltre molti cittadini hanno preferito direttamente acquistare la televisione  con il decoder incorporato, soprattutto le persone anziane, quasi del tutto impreparate ad affrontare l´installazione e l´uso dello strumento; parallelamente sono stati gettate nei cassonetti molte tv. L´AMA, la società che si occupa della raccolta, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti a Roma, ha quindi ricordato come ciò sia vietato, e ha predisposto dei centri, 16 in tutta la città, in cui sarà possibile lasciare gli apparecchi inutilizzabili.


Non sono tardate però le rassicurazioni da parte dei tecnici, che garantiscono l´ottimizzazione del passaggio in pochi giorni. Questo è il sesto “switch-off” in Italia. I precedenti sono stati: in Sardegna, Valle d´Aosta, Piemonte occidentale e  in Trentino Alto Adige. A Dicembre toccherà alla Campania, poi si proseguirà col resto d´Italia in cui ancora è utilizzato il segnale analogico, finendo con la Sicilia e la Calabria, ultime due regioni in cui soltanto nel 2012 si passerà al digitale terrestre.




17 Novembre 2009 alle 1:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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