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Fabio Volo alla Sapienza

di | in: Cultura e Spettacoli


ROMA – Mercoledì 2 Dicembre, accolto da una folla di studenti, soprattutto ragazze, Fabio Volo è stato ospite alla “Sapienza”, l’ateneo più grande d’Europa. Quest’incontro con il poliedrico personaggio bergamasco di nascita e bresciano d’adozione, è stato promosso e organizzato dall’associazione studentesca “Sapienza in Movimento”.

La sua carriera artistica è tra le più insolite che ci possano essere. Attore, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo: sono le molteplici vesti indossate da Fabio Bonetti, alias Fabio Volo per l’appunto. Per nulla intimorito dalla platea di universitari, nell’aula magna, ha risposto per circa due ore alle domande le quali sono giunte numerose. L’argomento più gettonato su cui gli studenti l’hanno interrogato, è stato il suo ultimo libro “Il tempo che vorrei”, un best-seller capace di battere il colosso Dan Brown solo nello scorso fine settimana. Il libro parla di Lorenzo, un ragazzo che pensa,ricorda, e analizza il suo passato focalizzando l’attenzione su due rapporti difficili e importanti.

Nonostante il successo, Fabio dice di considerarsi un non-scrittore. Eppure è lui che con i suoi sette libri ha venduto centinaia di migliaia di copie. Nel rispondere ai quesiti, ha parlato di molte cose, alcune delle quali, in un ambiente come quello universitario, non sono mai fuori luogo. Ha detto di non credere nel destino, di non considerare la fortuna quale unica via per sperare di realizzare i sogni, ma che per concretizzarli è necessario il coraggio, la tenacia. Ognuno si fa da sé. È giunto chiaro il suo messaggio, anche se banale,a tratti scontato. Ma forse la sua grande dote è proprio quella di saper comunicare certe idee, di trasmetterle e lasciare qualcosa. Gli applausi lasciavano poco spazio ai dubbi sull’apprezzamento delle sue parole da parte del pubblico.

Quest’ultimo era composto da ragazze adoranti che non hanno esitato a dirgli quanto lo trovassero affascinante e di ragazzi audaci che hanno avuto la faccia tosta di chiedergli se potesse farli collaborare con lui. Davanti a loro, ha ribadito quanto importante sia divertirsi, stare bene, godersi la vita.

Sentir parlare questo personaggio che sembra quasi il classico ragazzo della porta accanto,ha lasciato tutti affascinati e speranzosi. Soprattutto per una platea di giovani che si affaccia alla vita adulta, vedere che qualcuno con costanza ce l’ha fatta pur rimanendo una persona coi piedi per terra, normale, sembra dimostrare che l’equazione “forza di volontà = riuscire” possa trovare soluzione. Alla fine, Fabio ha dato prova di avere un talento, checché ne dica lui e molti altri, sicuramente invidiosi di una tale popolarità, a tratti inspiegabile, per chi l’ha sentito ieri, comprensibile.




5 Dicembre 2009 alle 17:47 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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