Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 19:07 di Gio 2 Mag 2024

Fotografia. “Cabbage” a Macerata

di | in: Cultura e Spettacoli, Primo Piano


Domenica 17 gennaio 2010 è stata inaugurata a Macerata la mostra Cabbage a cura di Camilla Boemio. I suggestivi locali degli Antichi forni ospitano fino al 3 febbraio prossimo le immagini di due tra i più famosi fotografi internazionali: l’inglese David Stewart e la statunitense Sandy Skoglund, entrambi non riconducibili ad un vero e proprio genere, ma caratterizzati piuttosto da una personalissima visione e interpretazione della fotografia.

Di grande impatto visivo sono le opere di David Stewart che espone due serie, “Cabbage” (cavolo), da cui prende il nome la mostra stessa, e ”Fogeys”.

Come il cavolo è composto da tante foglie sovrapposte le une sulle altre, così anche la realtà interpretata e rappresentata attraverso gli occhi di Stewart si esprime attraverso una molteplicità di sfaccettature e angolazioni diverse svelando personaggi e situazioni sempre differenti.

Ironiche e surreali anche le fotografie della seconda serie “Fogeys”che ha come protagonisti gli anziani: in Game boys due vecchietti sono intenti a sfidarsi ai videogiochi, oppure in Six feet under distinti e attempati nonnini sono seduti sferzanti su una tomba. Sgargianti colori pop, un utilizzo accentuato della postproduzione digitale che rende i contrasti molto forti, immagini tra l’ironico e lo scandaloso, dettagli fantasiosi ed esagerazioni colpiscono con un forte impatto iniziale suggerendo una vaga sensazione di irrealtà. Di grandissimo interesse anche le complesse fotografie di Sandy Skoglund i cui lavori fanno parte delle collezioni di importanti musei americani, quali il Museo della Fotografia Contemporanea Americana, il San Francisco Museum of Modern Art e il Dayton Art Institute. L’artista americana si contraddistingue per una elaborata costruzione del set che diventa una vera e propria installazione: complementi d’arredo, mobili, animali sono scelti ed accuratamente selezionati con un lavoro che dura mesi. Le sue opere sono caratterizzate da una straordinaria presenza di oggetti con colori contrastanti o al contrario presentano schemi di colori monocromatici. Le sue fotografie più note, entrambe esposte alla mostra, sono Radioctactive cats in cui decine di gatti verdi popolano ed animano un immaginario familiare rappresentato da un’anziana coppia in una cucina totalmente grigia e Revenge of the goldfish in cui è raffigurata una stanza da letto blu dove sospesi al soffitto galleggiano tanti pesci rossi.


Francesca Paolorosso




20 Gennaio 2010 alle 17:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata