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Protezione Civile e ruolo del volontariato

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FABRIANO – Fabriano -Regione, Provincia, Comunità Montana dell’Esino Frasassi e Comuni, uniti in un patto teso ad accrescere l’azione di intervento in circostanze di eventi straordinari e calamità.

Accrescimento delle conoscenze tecniche, della formazione dei volontari per garantirne la massima operatività nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, buone pratiche per il buon uso delle attrezzature a disposizione a partire dalla conduzione dei mezzi di soccorso e protezione civile.

Proprio di Protezione Civile e del ruolo del volontariato all’interno di questo sistema si è parlato nel corso dell’incontro tenuto all’Oratorio della Carità, appuntamento voluto dalla Regione Marche dalla Comunità Montana dell’Esino Frasassi, dal Comune di Fabriano, preceduto dal ritrovo dei mezzi di soccorso raccolto in Piazza del Comune (nella foto9.

A fare gli onori di casa il sindaco di Fabriano Roberto Sorci, che ha poi lasciato la parola al presidente – commissario della CM Fabrizio Giuliani e all’assessore della protezione Civile della Provincia di Ancona, Carla Virili (il tavolo nella foto).

Quest’ultima ha lanciato un forte inviato alla mobilitazione per garantire la continuità di condotta della Protezione Civile (trasformata in società per azione) sino ad oggi sistema partecipato composto dal mondo del Volontariato, Enti, e Forze dell’Ordine che ha funzionato con efficienza e precisione. Sia la Virili, sia il sindaco Roberto Sorci, come pure il presidente Giuliani hanno evidenziato l’adesione al Sistema Associato di Protezione Civile di tutti i comuni del comprensorio montano a garanzia del pronto intervento in caso di avversità sia in termini di prevenzione.

E qui sono stati illuminanti le relazioni di Giorgio Severini, coordinatore del gruppo volontari del Comune di Staffolo, di Sergio Papi, responsabile della protezione civile della CM Esino Frasassi, di Otello Bernacconi, coordinatore gruppo volontari del Comune di Fabriano e Roberto Oreficini, direttore Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza.

Tutti hanno posto in risalto il buon lavoro portato avanti sino ad ora grazie al coordinamento della Comunità Montana, che ha coinvolto circa 400 persone, fornendo attrezzature, automezzi, punti di riferimento e la formazione necessaria a queste figure.

Di programmazione, pianificazione, strumenti per operare, di rischi geologici, di incendi boschivi, di terremoto e di tanti altri temi s’è anche parlato in questo summit  al quale hanno preso parte i Gruppi Comunali di Protezione Civile di Fabriano, Staffolo, Mergo, Rosora e Cupramontana e Genga, con quasi tutti i primi cittadini presenti che hanno potuto verificare il sostanzioso parco mezzi a disposizione: 3 Panda, 1 Land Rover, 3 Mitsubishi, 1 Iveco e strumentari all’avanguardia.

In buona sostanza è emerso chiaramente il messaggio che per i piccoli Comuni, è  sentita l’esigenza di incentivare la crescita delle forme di gestione associata dei servizi comunali per determinare una riduzione delle spese di gestione. Al riguardo la Regione Marche promuove con norme specifiche, il riordino territoriale e l’esercizio associato delle funzioni da parte dei Comuni e le fusioni di Comuni ed alle esperienze associative delle Unioni di Comuni e delle Comunità Montane. Ciò per favore risparmi di gestione, una migliore qualità dei servizi, una più flessibile gestione del personale e l’erogazione di più servizi con un unico centro di spesa.




6 Febbraio 2010 alle 20:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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