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La Marineria di San Benedetto del Tronto in agitazione

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S. BENEDETTO (AP) – La caduta del 5% del PIL con il conseguente calo della domanda interna e l’alto costo del gasolio tengono in affanno il conto economico delle Imprese di pesca. Oggi dobbiamo aggiungere il mancato rimborso del fermo biologico 2009, il costo per la manutenzione del BLUE-BOX ed i numerosi ed immotivati verbali elevati a decine di motopescherecci.

La Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto ha sanzionato con forti pene pecuniarie 25 imbarcazioni, con una interpretazione forzata e restrittiva della legge e senza tener conto delle esaurienti chiarificazioni addotte.

La Marineria di San Benedetto del Tronto riafferma il diritto ad autoregolamentare l’attività di pesca nell’ambito dei 5 giorni settimanali legislativamente previsti; ribadisce la richiesta di poter comunicare il giorno settimanale di fermo pesca entro le 24 ore precedenti.

In questo momento è forte il disagio della Marineria; c’è una tenaglia, tra costi crescenti, interpretazioni restrittive della libertà di pesca e contravvenzioni pecuniarie, che rischia di strangolare le imprese di pesca.

Il Comitato pescatori di San Benedetto del Tronto ha chiesto un incontro urgente al Comandante della Capitaneria del Porto. Chiediamo la libertà di pesca, dal Lunedì al Venerdì, così come previsto dalla legge;  il principio dell’autoregolamentazione dell’attività della pesca , così come prospettato negli usi, l’annullamento dei verbali sanzionatori.

Il Comitato Pescatori ritiene importante un fattivo e fecondo rapporto con il Comandante del Porto per trovare soluzioni condivise; ma la Capitaneria faccia dei passi in avanti.



Il Comitato Pescatori San Benedetto del T.

Il Presidente Pietro Merlini




8 Marzo 2010 alle 12:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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