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Preghiera in rivoluzione

di | in: Cronaca e Attualità

Anche la Chiesa entra in punta di piedi sul web, e lo fa con un rosario digitale e con un network tutto dedicata alla comunione della preghiera. Una rivoluzione moderna per un mondo conservatore. Chi vincerà la sfida?


E’ sicuramente un’innovazione che fa discutere, quella del rosario elettronico. Sì, perché la preghiera è soprattutto un rito corale, passionale, emozionale. Una consuetudine quotidiana che è nata con la religione stessa, che appartiene alla tradizione, alla storia del popolo cattolico, e che contrasta decisamente con tutto ciò che riguarda la cultura di massa e la modernità.

Eppure Eurodigital Equipment ha realizzato un rosario elettronico, “IoPrego”, che consiste in una specie di iPod contenente la recita del rosario per ogni giorno della settimana, così che in ogni momento della giornata permette di recitare le preghiere. Ed è fornito anche di cover, oltre ad offrire la possibilità di personalizzare la voce parlante.

Ma questo lettore audio è stato solo l’inizio del processo di modernizzazione avviato dal mondo cattolico. Ora c’è anche una community, “face book dei fedeli”, dove si può condividere la propria religiosità, discutere sulle modalità di evangelizzazione del prossimo e studiare delle idee per attrarre e incuriosire altri utenti, sia cattolici che non.

Funziona in modo semplicissimo: ci si registra come in un qualsiasi social network, si entra nella community, si stringono le amicizie, si pubblicano in bacheca pensieri religiosi o preghiere personali. E soprattutto da parte di giovani, dal momento che il web è fatto per e da loro. All’interno della community, poi, ci sono varie sezioni, in cui la fede si relaziona ai vari ambiti della vita e della società.

L’idea è quella di utilizzare il web con intenti spirituali, di far mettere la fede al passo con i tempi e a portata di mouse. Un invito, dunque, allo “svecchiamento” cattolico, attraverso un mezzo culturale “di massa” che permette di accelerare la conoscenza e creare relazioni inaspettate, offrendo possibilità illimitate di confronto.
Il dilemma, a questo punto, è solo quello di distinguere tra fede e socialità, parola che, quest’ultima, può spaventare. Perché, in fondo, per chi crede la versione intimistica della preghiera è ancora la più gettonata.




20 Maggio 2010 alle 18:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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