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Trombina? No, grazie!

di | in: Cronaca e Attualità

Il Parlamento europeo dice “no” alla trombina


“Colla per carne”, questo il soprannome dato alla trombina. Si tratta di un enzima di origine bovina o suina usato per incollare resti di carne, al fine di ricostruirne interi pezzi e commerciarli sul mercato.

L’idea di aggiungere questo additivo alimentare alla lista approvata dall’ UE era stata della Commissione Europea, che riteneva «questa procedura sicura, tanto da essere già praticata in vari Paesi», come ha affermato la spagnola Pilar Avuso del centro-destra europeo.

La proposta della Commissione aveva come obiettivo quello di chiarire che la trombina è un additivo e, in quanto tale, deve essere sottoposto a precise regole europee, tra cui la necessità di esporre sull’etichetta l’enzima stesso e il divieto di usare quest’ultimo nei ristoranti.

Tuttavia, i parlamentari hanno ritenuto opportuno bloccare l’autorizzazione della trombina come additivo alimentare, bocciando la proposta con 262 voti contrari e appoggiando così la risoluzione della commissione ambiente (sarebbero serviti, infatti, 369 voti per esercitare il potere di veto del Parlamento secondo al procedura prevista e raggiungere così la maggioranza assoluta).

 «I consumatori di tutta Europa devono poter essere sicuri che, se comprano una bistecca o un pezzo di prosciutto, non si tratti di pezzi di carne incollati insieme», ha dichiarato il Presidente della Commissione ambiente Jo Leinen. Dunque, misure più restrittive volte a garantire la dovuta trasparenza per il consumatore ed evitare così di trarlo in inganno. Infatti, secondo la normativa europea, un additivo può essere utilizzato in un prodotto alimentare soltanto se offre benefici ai consumatori, e non li trae in inganno. E, inoltre, il Parlamento ha rilevato il più alto rischio di infezioni batteriche proprio nei prodotti ricostituiti con la trombina, e quindi è stato inevitabile porre dei limiti a questo enzima bovino.

Tuttavia, gli stati membri dell’UE possono decidere di autorizzare l’uso della trombina a livello nazionale, come “aiuto” alla trasformazione degli alimenti, svincolandosi così dal rigido dettame europeo.




26 Maggio 2010 alle 17:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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