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Fotonotizia dallo Sferisterio Opera Festival 2010

di | in: Cultura e Spettacoli, Foto e Vignette

In scena da sabato 31 luglio alle ore 21 (repliche il 4 e 8 agosto), allo Sferisterio di Macerata dopo 29 anni, LA FORZA DEL DESTINO di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione dello Sferisterio Opera Festival con la direzione di Daniele Callegari, la regia le scene ed i costumi di Pier Luigi Pizzi, ed un cast di ottimi interpreti tra i quali – nella foto Tabocchini – Roberto Scandiuzzi (Padre Guardiano), Teresa Romano (Leonora) e Zoran Todorovich (Don Alvaro).

MACERATA, 21 LUGLIO 2010. La forza del destino, melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, è la seconda opera lirica del cartellone dello Sferisterio Opera Festival, in scena sabato 31 luglio ore 21 dopo il Faust di Charles Gounod in programma il 30 luglio e dopo il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi la sera del 29 luglio.
Il capolavoro di Verdi, assente dal palcoscenico dello Sferisterio da 29 anni (vi fu rappresentato nel 1981 e precedentemente nel 1969) è proposto in un nuovo allestimento con la direzione d’orchestra di Daniele Callegari, la regia, le scene ed i costumi di Pier Luigi Pizzi, ed un cast di grandi interpreti tra cui il basso Roberto Scandiuzzi nel ruolo di Padre Guardiano. Personalità carismatica, Scandiuzzi è uno dei maggiori cantanti della scena operistica e affascina il suo pubblico con la bellezza della sua voce, dal timbro armonioso e nobile.


Protagonisti del nuovo allestimento dello Sferisterio sono inoltre Teresa Romano (Leonora), soprano di origine campana dalla voce luminosa e rotonda, già presente nonostante la giovane età, 25 anni, in alcuni tra i grandi teatri italiani (Napoli, Milano, Verona, Roma..) con famosi direttori, il serbo Zoran Todorovich (Don Alvaro), molto apprezzato a livello internazionale per il repertorio di tenore lirico-spinto, e Marco Di Felice (Don Carlo), autorevole ed emozionante voce di baritono presente nei principali palcoscenici del mondo. Nel cast, inoltre, Ziyan Atfeh (Il Marchese di Calatrava), Anna Maria Chiuri (Preziosilla), Paolo Pecchioli (Frà Melitone), Annunziata Vestri (Curra), Giacomo Medici (Un alcalde), Paulo Paolillo (Mastro Trabucco). Il corpo di ballo “Aeros” accompagnerà l’opera con le coreografie di Gheorge Iancu. Movimenti coreografici di massa e mimici sono di Roberto Maria Pizzuto, il disegno luci è a cura di Sergio Rossi. L’orchestra è la Regionale delle Marche, il Coro Bellini è diretto da David Crescenzi.
L’opera verdiana debuttò nel 1862 a San Pietroburgo in Russia. Il libretto di Francesco Maria Piave è ambientato durante la guerra di successione austriaca (metà del XVIII secolo). Lungo i quattro atti, densi di rapimenti, duelli, travestimenti e riconoscimenti, spiccano i personaggi di Leonora, figlia del marchese di Calatrava, dell’indio di stirpe regale don Alvaro che uccide accidentalmente il padre di lei durante un tentativo di fuga dalle stanze dell’innamorata, e di Carlos, fratello di Leonora, che da questo momento inseguirà i due amanti, per vendicare la morte del padre. Li troverà: Leonora in convento, Alvaro, sotto falso nome, prima nell’esercito spagnolo, poi nello stesso convento dove alloggia la giovane, sotto la protezione del Padre Guardiano, fino al drammatico epilogo finale.




22 Luglio 2010 alle 22:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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