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Operaprima: Scott Treleaven

di | in: Cultura e Spettacoli

ANCONA

WHITE.FISH.TANK

DAL 24 SETTEMBRE AL 30 OTTOBRE 2010

OPERAPRIMA: SCOTT TRELEAVEN, SCOTT TRELEAVEN

La prima personale italiana dell’artista canadese che, per l’occasione, presenta

l’installazione video inedita Xtul

 

Dal 24 settembre al 30 ottobre 2010, il white.fish.tank: concept di sperimentazione, il project-space fondato e diretto dall’artista Ljudmilla Socci, ospita ad Ancona la prima personale in Italia di Scott Treleaven (Toronto, 1972) che, per l’occasione, presenta l’installazione video inedita Xtul.


white.fish.tank ha inaugurato l’attività espositiva il 1 luglio costituendosi nel capoluogo dorico come luogo di osservazione e produzione per artisti, addetti ai lavori e pubblico attento ad eventi culturali di ricerca, proponendosi di agire come centro di divulgazione e sensibilizzazione verso l’arte contemporanea in aree culturali periferiche ma dalle grandi potenzialità anche grazie alla collaborazione di Andrea Bruciati, critico e storico dell’arte, direttore della GC. AC – Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone.

 

Prosegue la stagione espositiva del white.fish.tank, che conferma il proprio impegno nel promuovere la giovane arte come veicolo per instaurare un dialogo col territorio favorendo un’apertura verso i linguaggi del contemporaneo. Dopo Emulating Echo di Jürgen Ots, per il secondo appuntamento della rassegna operaprima,  white.fish.tank presenta Xtul un’installazione video inedita dell’artista canadese Scott Treleaven.


Il collage, la fotografia, l’installazione e il film sono mezzi per esplorare il “marginale”, dove Treleaven esplicita il rifiuto di una definizione univoca dell’esistente. Come ama ribadire, attraverso il genere e la sessualità, ricerca l’annullamento delle differenze tra il sé e l’altro in un gioco costante tra identità e alterità. L’artista esplora infatti ciò che si nasconde sotto la superficie per raccogliere elementi con cui tesse fragili trame che rimandano a una stratificazione di significato. Un lavoro condotto attraverso sottili accostamenti inediti e raffinati che assumono le sembianze visionarie e poetiche di paesaggi sensoriali magici.


Xtul è l’elaborazione di un passaggio fra ambienti: si tratta di un’opera per certi versi mistica e nel contempo inquietante, dove la finitezza dell’essere diviene pretesto interpretativo dell’immaginario spirituale tradizionale. Where He Was Going, titolo tratto da un testo di William S. Burroughs, è proiettato verticalmente, simmetricamente secondo una successione asincrona. Si tratta di due video super8 di fuochi d’artificio che ruotano in direzioni opposte in un moto ipnotico: lentamente si esaurisce la loro luce per poi destarsi nuovamente. Differente è Last 7 Words, parzialmente ispirato alla fotografia di F. Holland Day, dove sospesa ed evanescente, l’immagine quasi spettrale dell’illusionista Genesis Breyer P-Orridge, si erge imponente dinanzi lo spettatore. Forte il contrasto tra la luce morente dei fuochi e il bagliore avvolgente che rivela quel volto fluttuante. Il suono è il reale tessuto connettivo fra i due interventi: ci induce a varcare ripetutamente quella soglia avvolta nell’oscurità.

 

Scott Treleaven nasce a Toronto nel 1972, vive e lavora a Parigi. Tra le mostre personali recenti più importanti si annoverano: Cimitero Drawings, Marc Selwyn Fine Art (Los Angeles); Your shadow at morning striding behind you, Or your shadow at evening rising to meet you, Kavi Gupta Gallery (Chicago); Silver Make-Up, The Breeder (Atene); Where He Was Going, John Connelly Presents (New York). Tra le collettive: Male, Maureen Paley (Londra); In Numbers: Serial Publications by Artists, X Initiative (New York); La Biennale de Montréal (Montréal).


operaprima: Scott Treleaven inaugurazione venerdì 24 settembre ore 18.30.

Dal 25 settembre al 30 ottobre il giovedì e venerdì con orario 17.30 – 19.30, e il sabato con orario 11.00 – 13.00 o su appuntamento.




19 Settembre 2010 alle 23:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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