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Marche: basta smog, si studiano soluzioni…

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Dopo mesi di quasi completa indifferenza ora, nella nostra provincia, il problema delle polveri sottili sta per diventare un’emergenza, ma sembra solo a causa delle sanzioni amministrative della Comunità Europea che colpiranno la Regione Marche in caso di irregolarità. Le migliaia di persone che in Italia ogni anno muoiono a causa degli inquinanti atmosferici sembra non siano state per noi un motivo sufficiente per affrontare diversamente questa emergenza ambientale che ci riguarda tutti indistintamente. Ora si parla di onerosissime sanzioni amministrative e… et voilà… la nostra sensibilità aumenta come per magia !
L’assessore Donati in un articolo della rassegna stampa che vi ho segnalato afferma che “…su un punto siamo tutti d’accordo: la presenza di polveri è legata al traffico”. Anch’io sono d’accordo con questa affermazione, ma solo in parte.


Per quel che riguarda la nostra città la presenza di polveri PM10 è certamente legata al traffico, ma anche gli impianti cittadini di riscaldamento giocano un ruolo molto importante, altrimenti risulterebbe difficile spiegare il motivo per cui, in primavera e in estate, il livello medio di queste polveri nell’aria si riduce sensibilmente. Con il “bel tempo” utilizziamo meno l’auto e più la bicicletta? Non direi proprio, visto il traffico automobilistico che la città deve sopportare anche in quei periodi dell’anno.
I dati del monitoraggio ambientale provinciale (nuovamente disponibili sul sito della Provincia di Ascoli Piceno dopo 9 lunghi mesi di silenzio), elaborati però in modo per tutti più comprensibile sulle pagine di Meteirivierapicena, ci indicano chiaramente che i cosiddetti sforamenti si verificano quasi esclusivamente nei periodi dell’anno più freddi (osservate i dati anche degli anni passati).
Inoltre non dobbiamo dimenticare che particolari condizioni atmosferiche possono migliorare o peggiorare sensibilmente il carico inquinante presente nell’aria. Per cui anche i cambiamenti climatici globali, come anche quelli più locali, dovrebbero essere considerate delle “variabili” che incidono in modo determinante sul grado di criticità del problema in questione.
Per non parlare poi delle polveri ultrasottili (PM 2.5 o inferiori) di cui poco si parla ma che hanno invece un livello di pericolosità per la salute ancor più elevato di quelle sottili (PM10).
Spero di avervi offerto utili spunti di riflessione.
Riego Gambini
Coordinatore di Meterovierapicena.net


Leggi la rassegna stampa ARPAM del 26 ottobre 2010 che tratta in particolare il tema Smog – Polveri sottili




26 Ottobre 2010 alle 17:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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