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L’Italia della gastronomia unita nel segno dello Stoccafisso!

di | in: Primo Piano

Stoccafisso

La 19a edizione di Tipicità: made in Marche festival ha proposto un viaggio nelle tradizioni italiane, celebrando una tradizione gastronomica che sta conquistando un pubblico sempre più vasto di gourmets

È proprio il caso di dirlo, quando si parla di stoccafisso le Marche diventano il centro del mondo! Anche quest’anno a Tipicità: made in Marche festival, nell’ambito dell’evento Stoccafisso senza frontiere, il celebre merluzzo artico ha incantato e sedotto con il suo inconfondibile gusto.

Il Giro d’Italia dello Stocco, serata di gala che come consuetudine è andata a chiudere il programma eventi della 19a edizione della rassegna marchigiana, ha riservato non poche sorprese ai presenti. Nell’anno dei 150 anni dall’Unità d’Italia la serata è stata aperta dallo chef Quinto dell’Hotel Timone e dagli amici della Strada del Riso Vialone Nano veronese che, peraltro, nel corso dei tre giorni di Tipicità, hanno realizzato diversi piatti celebrativi del “tricolore del gusto”.

Le danze di Stoccafisso senza frontiere sono state aperte da Umberto Polverini del Ristorante Gino di Ancona con lo Stoccafisso all’Anconitana, seguito a ruota dallo Stoccafisso siciliano proposto dallo chef Claudio Asta del ristorante “Lo Sperone” di Alcamo. Il Gruppo Amici dello Stoccafisso di Porto Sant’Elpidio ha invece presentato una personalissima ricetta a base di pinoli ed olive, che non ha mancato di conquistare il pubblico di Tipicità che ha potuto degustare questa prelibatezza all’interno del Teatro dei Sapori.

Il Nord Italia ha fatto la parte del leone, partendo dallo Stoccafisso all’Onegliese realizzato dai cuochi del Comitato San Giovanni di Imperia, affacciandosi sulle rive del Lago d’Iseo con un piatto firmato da Fabrizio Barontini, chef del ristorante “Gallo Rosso” di Iseo (BS), per poi addentrarsi nelle tradizioni venete. Dal padovano è arrivato lo Stoccafisso alla Cappuccina dell’Antica Trattoria Ballotta, immancabile la presenza dei Ristoratori del Bacalà alla Vicentina, che hanno riproposto questo classico inossidabile della tradizione, per poi approdare in Friuli, rappresentato dal ristorante “Spanghero” di Turriaco che si è esibito con il Bacalà alla Bisiaca.

Il viaggio nei sapori del Belpaese si è concluso a Mammola, in Calabria, con la Pro Loco che ha realizzato Stocco e fagioli. Tuttavia la vera sorpresa della serata è rappresentata da un simpatico “ritorno alle origini”. Lo stoccafisso è stato proposto anche nella tradizionale versione Norvegese, terra dove il prezioso merluzzo viene pescato ed essiccato. Per questa occasione ospite d’onore la chef Hilde Stavem del Ristorante “Hadsel” di Stokmarknes, che ha proposto ai presenti lo Stoccafisso di Bokna!

Nel corso degli ultimi anni Stoccafisso senza frontiere ha delineato un nuovo profilo delle Marche enogastronomiche legate proprio al pregiato merluzzo norvegese. Così, quest’anno, si è dato spazio alle ricette familiari, tramandate di padre in figlio, che entrano a pieno diritto nella tradizione, come quella proposta dalla country house Terra e sole di Montegranaro. Di grande successo la lezione di tradizione tenuta dallo chef emergente Elis Marchetti, che nella cucina a vista di Tipicità ha svelato, fase dopo fase, la realizzazione del celeberrimo Stoccafisso all’Anconitana.

Un successo che dura da anni e che si rinnova ad ogni edizione, assieme al successo di pubblico che ha svelato una nicchia di appassionati pronti a scoprire le mille sembianze che “Mister Stocco” assume in ciascuna regione del Belpaese.




31 Marzo 2011 alle 21:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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