Sara Giannini

ANCONA – “Le Marche sono la regione che ha registrato la più elevata crescita media del Pil nell’ultimo decennio e la sua minore diminuzione nel 2009 sul 2008. I dati, poi, a cui fa riferimento il vice presidente sono parziali, in quanto riferiti alla sola Irpef”. È quanto afferma l’assessore regionale alle Attività Produttive, Sara Giannini, che replica alle considerazioni del vice presidente dell’Assemblea legislativa, Giacomo Bugaro, in merito a un recente studio pubblicato sul “Sole 24 ore”.
“Bugaro – afferma l’assessore – commenta i dati pubblicati dall’Agenzia delle entrate sui redditi Irpef degli italiani nel 2009 per sostenere che nella nostra Regione la situazione economica non è migliore che in altre zone d’Italia. Si tratta di una lettura parziale, basata peraltro sulla sola rilevazione delle denuncie dei redditi, che non tiene conto dei fattori di contesto che hanno caratterizzato la situazione economica del nostro Paese dalla seconda metà del 2008, con l’aggravarsi della crisi finanziaria che poi ha comportato una recessione a livello globale.

I dati a cui fa riferimento Bugaro (relativi all’articolo dell’11 marzo del Sole 24 ore) sono solo redditi irpef, riferiti ai lavoratori dipendenti (nel pubblico e nel privato), ai pensionati, e ad alcune tipologie di lavoratori autonomi soggetti solo a ritenuta (modello 770): si tratta quindi di una valutazione parziale della ricchezza  prodotta nelle Marche (mancherebbe l’imprenditoria). La nostra Regione, il cui PIL dipende in maniera preponderante della esportazione dei prodotti di punta del “Made in Italy”, ha ovviamente risentito della recessione  in maniera più sensibile di altri territori con meno manifatturiero. In aggiunta, tutte le misure di politica economica adottate a livello nazionale e comunitario per fronteggiare la crisi si sono concentrate soprattutto sul tema del sostegno al reddito dei lavoratori e sull’accesso al credito, sottraendo risorse al sostegno della competitività che aveva invece caratterizzato gli interventi di politica industriale degli anni precedenti. Anche la Regione ha fatto la sua parte adottando misure di sostegno al reddito delle famiglie e delle imprese nella stessa direzione delle misure assunte sul piano nazionale (fondo di solidarietà per famigli ed imprese), senza tuttavia distogliere risorse dai programmi di sostegno ai fattori di competitività delle imprese ed anzi effettuando operazioni di scorrimento delle graduatorie dei bandi di innovazione e ricerca per facilitare la realizzazione dei progetti”.
“In realtà – commenta la Giannini – la stessa Regione Marche aveva pubblicato i dati relativi al reddito del 2009 che evidenziavano due trend, ambedue statisticamente positivi: la crescita media del PIL marchigiano, nel periodo 1999-2009, che ha registrato la più elevata crescita tra le regioni italiane con un +1,2% e la minore diminuzione del PIL 2009 sul 2008, meno 4,7% rispetto al meno 5 dell’Italia, che collocano la nostra regione in una situazione nettamente migliore di moltissime regioni del centro nord. Le scelte di politica economica e industriale adottate dalla Regione sono tutte discusse con i tavoli di concertazione con il partenariato economico e sociale. In quell’ambito si è concordato, anche per il 2011 e nonostante i tagli rilevantissimi ai trasferimenti statali operati dalla ultima manovra finanziaria del Governo, di continuare a puntare sul sostegno dell’innovazione, della ricerca, dell’internazionalizzazione, della qualità ma anche dell’accesso al credito quali fattori determinanti per la tenuta del sistema produttivo marchigiano che, pur risentendo dell’effetto combinato della recessione e della forte concorrenza operata dai mercati asiatici, continua a essere competitivo, come riscontrato per ultimo dalla ripresa degli ordinativi in occasione del Micam”.

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