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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Paolo Petrini

12 APRILE 2011 14:26
CONTRIBUTI AL SETTORE APISTICO: LA GIUNTA APPROVA I NUOVI CRITERI DI AMMISSIBILITA`. PETRINI: ‘SOSTEGNO PER RENDERE COMPETITIVE LE AZIENDE’.

La Giunta regionale ha approvato i nuovi criteri di ammissibilita` agli aiuti al settore apistico. Beneficiari del contributo sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, e gli apicoltori professionisti. Hanno priorita` di accesso le aziende apistiche aderenti al marchio regionale QM-Qualita` garantita dalla Regione Marche per il miele, gli apicoltori di eta` inferiori a 40 anni, le cooperative agricole tra apicoltori. La dotazione finanziaria complessiva e` di 164 mila euro. Il contributo concedibile e` pari al 50% della spesa ammissibile nelle zone svantaggiate e al 40% nelle altre zone, elevabili fino al 55% e al 45% per i giovani apicoltori, a condizione che gli investimenti siano effettuati entro cinque anni dall’insediamento. ‘Per incentivare la pratica e la diffusione dell’allevamento apistico moderno e rendere piu` competitive le aziende apistiche sul mercato – ha detto Paolo Petrini, vicepresidente e assessore all’Agricoltura – occorrono interventi di sostegno sul territorio rivolti alle aziende. Il settore si trova ad affrontare un costante aumento dei costi di produzione, mentre le differenti rese annuali per alveare non sempre consentono agli apicoltori di ottenere un reddito sufficiente, anche a causa dell’offerta concorrenziale proveniente dai Paesi extracomunitari. La Regione interviene con questi contributi per favorire un’attivita` che vanta antiche tradizioni nelle Marche e che e` sinonimo di elevata qualita` ambientale’. L’importo massimo dell’investimento, nel caso degli investimenti fissi, non puo` superare il limite di 20 mila euro per le aziende singole e di 40 mila euro per quelle associate, mentre nel caso degli investimenti mobili il limite e` di 10 mila euro per le aziende singole e di 20 mila per quelle associate. Rientrano nelle spese ammissibili l’acquisto di nuove macchine e attrezzature per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, compresi i programmi informatici. Sul territorio regionale sono presenti 34.118 alveari appartenenti a 1.355 apicoltori (censimento 2009), con un produzione stimata di oltre mille tonnellate annue di miele. Gli apicoltori professionisti (con almeno 150-200 alveari e che ricavano l’intero reddito dall’apicoltura) sono l’1% del totale, ma producono il 40% del miele marchigiano. Un gruppo più consistente, tra gli apicoltori marchigiani, è rappresentato da ‘semi-professionisti’ che vedono nell’apicoltura un’interessante fonte di integrazione del reddito e rappresentano il 16% del totale. Il rimanete 83% è costituito da hobbisti(c.c.).

12 APRILE 2011 13:39
PROFUGHI, MASSIMA ACCOGLIENZA CON REGOLE PRECISE.

La questione profughi e` stata affrontata in Consiglio regionale con un chiaro quadro della situazione fatto dall’assessore Luca Marconi. Sono in sostanza 130 i posti disponibili in circa 12 luoghi di accoglienza sparsi sul territorio marchigiano, per una media di circa dieci persone per localita`. Questa e` stata la risposta dei Comuni interpellati dopo l’accordo fra i ministri Fitto e Maroni con la Regione Marche (che ha partecipato sempre alla cabina di regia dell’intera operazione) e una decina di incontri avvenuti fra quest’ultima e gli enti locali. Marconi ha ricordato con precisione i termini dell’accordo, partendo dalla novita` del permesso di soggiorno temporaneo per stare nella nostra come nelle altre regioni italiane, in attesa di sistemazioni piu` consone. Ha poi sottolineato che non e` ancora arrivata alcuna persona nelle Marche e che la Regione tiene in particolare a mantenere diversi punti fermi: no alle tendopoli per evitare l’effetto Manduria ossia la concentrazione di migranti in un solo luogo, si` ad una accoglienza seria e a condizioni umane di soggiorno; la differenza riconosciuta fra profughi (provenienti dalle zone di guerra e che hanno chiesto asilo politico) e clandestini. A conclusione del dibattito in Consiglio, e` stata approvata la risoluzione proposta da Dino Latini, presidente della II commissione consiliare, contenente l’impegno della giunta ‘ad attivare il piano d’accoglienza per i profughi che verranno ospitati nel nostro territorio tenendo conto della necessita` di allargare ulteriormente il numero di coloro che dovranno essere accolti con particolare attenzione alle necessarie politiche di integrazione’.




12 Aprile 2011 alle 20:58 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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