Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 22:18 di Gio 2 Mag 2024

L’Onorevole Casini in piazza a Macerata accanto al “piddino” Antonio Pettinari

di | in: Cronaca e Attualità

Pettinari

MACERATA – Si è chiusa ieri sera in una Piazza Mazzini calorosa e amichevole, la campagna elettorale di un passionale quanto emozionato Antonio Pettinari. Una chiusura che però non si mostra definitiva ma che lascia assaporare un ritorno alla politica vera, quella che non smette di parlare alla gente quando termina la campagna elettorale, ma che è un continuo work in progress, che abbraccia nel tempo prospettive di cambiamento.

Una giornata intensa quella di ieri che ha visto il candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Macerata, accanto a due esponenti della politica nazionale: Massimo D’Alema e Pier Ferdinando Casini.

Dopo la tappa di Civitanova infatti l’attesa, scandita anche dai Tg nazionali, voleva i due leader a Macerata ma, purtroppo, un malore del Presidente D’Alema lo ha costretto all’immediato rientro a Roma.

Vedere sul palco sventolare assieme le bandiere del Pd e quelle dell’Udc poteva fare un certo effetto forse in altri tempi. Non siamo qui per mischiare le carte, per cambiare maschere, spiega Casini, come a dire che ogni partito mantiene la propria identità sebbene, nonostante le storie differenti, in questo particolare momento politico italiano, sia essenziale privilegiare tutto ciò che unisce.

Il grido appare unico, unidirezionale: unità. Unità come segnale di cambiamento e di nuovo modo di fare politica, la capacità, come sottolinea Pettinari, di utilizzare la concertazione e la condivisione come metodo di Governo.

E nonostante questa convergenza di prospettive e di principi fondamentali quali la Costituzione e l’italianità, la famiglia in quanto luogo dove crescono e si formano i futuri cittadini, il lavoro, lo stato sociale, l’istruzione, la giustizia, la battaglia elettorale non si mostra semplice da condurre. Non si tratta di una vittoria facile proprio perché a fare i conti con gli esiti elettorali c’è anche la delusione di un elettorato che sempre più diserta le urne.

E allora l’appello del leader dell’Udc, ribadito in chiusura anche dal sindaco Carancini, va ai cittadini tutti, in special modo a coloro che incontrano ancora una motivazione nell’esercitare il diritto di voto. Il compito è quello di parlare a chi pensa di astenersi, di motivare i delusi, di riportare la politica alla gente e la gente alla politica.

Parole che riscuotono applausi, consensi sentiti e che al contempo si svestono dei colori politici e rispondono solo alle esigenze essenziali della politica che scarseggia in questo Paese.

Non mancano toni accesi di denuncia alla campagna aggressiva e scorretta condotta dal Presidente Berlusconi. Suoi due errori fondamentali, sottolinea Casini.

Il primo politico e cioè quello di aver trasformato le elezioni amministrative in cartina al tornasole dello stato di salute del Governo e, ancora peggio, in una sorta di referendum sulla propria persona.

Il secondo, è un errore ben più grave e cioè quello che opera una distinzione tra figli e figliastri all’interno dell’elettorato italiano, una distinzione basata sulle legittime e variegate preferenze politiche degli italiani. Il riferimento è all’offesa del Presidente del Consiglio all’elettorato di sinistra.

Su tale aspetto insiste poi anche Antonio Pettinari quando ricorda che in occasione della richiesta di aiuti per via dell’alluvione che colpì il territorio marchigiano, il Governo rispose di provvedere autonomamente aumentando le tasse regionali e provinciali. Una risposta, quella di Roma, motivata essenzialmente dal colore politico della Regione.

E allora più che legittime le parole di Casini quando ricorda al candidato Pettinari che se verrà eletto sarà il Presidente di tutti, anche di coloro che non l’hanno votato.

Parole forse scontate in quanto intrinseche al concetto politico di amministrare la res publica ma purtroppo non nell’Italia di oggi.




28 Maggio 2011 alle 20:09 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata