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[ 25 maggio, ore 15.05: “Faccia a faccia” Gabriellibruno – Gasparhosis I° a Rai3 Marche]
 
  
    Ti viene subito il dubbio: perchè “Faccia a faccia”? Coi duellanti seduti lato a lato, mai uno sguardo in tutta la trasmissione, manco in tralice, altro che faccia a faccia. Pensi che forse cambieranno postura strada facendo e animeranno così il dibattito, ma no: loro lì e la giornalista di fronte, fino alla fine. Immobili tutti e tre come statue.
     C’è un che di surreale nei contendenti: abiti identici modello pompe funebri, identica postura appollaiati sul trespolo lato-a-lato, spalle cadenti, mani identicamente incrociate a preghiera sulle ginocchia, facce buissime che vorresti dargli un colpetto sulla spalla e rincuorarli, e giù per tutta la trasmissione a dirsene di ogni. Senza che uno guardi mai l’altro mentre ne dice le peggio cose: anzi, parlano (male malissimo) dell’avversario – che sta lì a due centimetri – in terza persona (!) come se quello stesse a casa, o in volo orbitante sulle shuttle, o fosse andato a far la pipì.


    Ti chiedi perchè non li hanno messi di fronte, così che possano dialogare dandosi del tu (o del lei) e parlando non dell’altro, ma all’altro. Magari mandandosi urbanamente e direttamente a quel paese, come in qualsiasi normale confronto. Perchè debbano invece sembrare due cariatidi ventriloque, mimica facciale assente, gestualità imbalsamata, a parlar dell’altro come fosse il fantasma del palcoscenico…
    Ti chiedi pure come mai il ruolo pubblico rivestito dai due da (quasi) sempre, non abbia dato loro, non dico personalità arrapanti, ma almeno il senso del presentarsi, del muoversi, del comunicare, del parlare. Parlare, soprattutto: perchè colpisce di ambedue la povertà del linguaggio, diviso tra piattezza lessicale e approssimazione sintattica.
    Ti chiedi perchè Gabriellibruno, che da subito rivela una preoccupante “Ciccantite” – tanto che lì per lì pensi che il rivale da stendere non sia Gasparhosis I° ma l’ectoplasma Ciccanti – non si sia preso un valium prima della trasmissione o non si sia autoipnotizzato ripetendosi ciccanti-non-esiste-ciccanti-non-esiste…
     Ti chiedi come mai i due non si accorgano di sfiorare l’avanspettacolo quando l’uno accusa l’altro di aver fallito nella lotta alle….zanzare (sissì!) e Gasparhosis replica impavido che le zanzare non esistono (proprio come Ciccanti), lo dice lui che abita alla Sentina e se la telecamera si avvicina si può vedere che non ha punture…E per un terribile attimo temi che voglia scoprire le terga per mostrare che neppure là…No panic, si va avanti.
    Ti chiedi perchè i due per disquisire a sì alti livelli non si siano incontrati nella panineria sotto casa (con la porchetta) o in una qualsiasi osteria: invece sono andati fino ad Ancona, e niente meno che a Rai3, e con macchine di servizio, e collaboratori certamente. Ai quali chiedere, dopo la luminosa performance, trepidi come debuttanti al ballo: “sono stato bravo? sono stato bravo? sono stato bravo?…”.
 
    Felice di non dover votare, non risiedendo: perchè, fossi costretta a scegliere tra i due, sceglierei di fare harakiri.
 
     SBT, 25. 5. ’11           Sara Di Giuseppe




25 Maggio 2011 alle 21:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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