Sabato 14 maggio, alle ore 10.30 nella Cattedrale di Macerata,
Tre nuove Ordinazioni Presbiterali in Diocesi.
il Vescovo monsignor Claudio Giuliodori conferirà il sacro ordine del Presbiterato a
Sauro Formiconi, Fabio Josè Olano Carranza e Antonio Skroce.
Dopo le Ordinazioni Diaconali recentemente avvenute, la Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia si prepara a festeggiare un nuovo, felice evento. Sono tre infatti i Diaconi a cui sabato 14 maggio, alle ore 10.30 nella Cattedrale di San Giuliano a Macerata, il Vescovo S. E. monsignor Claudio Giuliodori conferirà il sacro ordine del Presbiterato.
Sauro Formiconi, Fabio Josè Olano Carranza e Antonio Skroce – che hanno ricevuto il Diaconato nell’ottobre 2010 – provengono dal Cammino neocatecumenale e nella formazione spirituale di ciascuno di loro è stato fondamentale partecipare ad un pellegrinaggio.
Sauro Formiconi, nato nel 1960, dopo aver svolto il mestiere di falegname per 25 anni, ha deciso di cambiare vita grazie al pellegrinaggio a Roma, in occasione del Giubileo del 2000. Ricordando il suo percorso vocazionale, Sauro ha affermato che «in questi anni il Signore ha rispettato sempre la mia libertà e ha illuminato la mia storia concreta, così da poter accogliere ora la chiamata a servire la nostra Chiesa nella nuova Evangelizzazione».
Fabio Olano Carranza, nato nel 1980 a San Salvador (America centrale), racconta di aver sentito la chiamata nel 1995, durante un viaggio di preghiera a Loreto e, ancor di più oggi, sente di «voler ringraziare il Signore per il suo dono immenso», affidandosi «all’intercessione della Vergine e alla preghiera della Chiesa maceratese».
Antonio Skroce, invece, è nato nel 1983 a Zara, in Croazia, e anche lui ha sentito la chiamata vocazionale durante il pellegrinaggio a Roma nell’Anno Giubilare del 2000. Come Sauro in Italia e Germania, e Fabio in Cina, Danimarca e Svezia, Antonio ha maturato esperienze missionarie in terra cinese. «Il Signore è stato buono con me – ha aggiunto – e, rivolgendo la mia gratitudine a Cristo che mi ha salvato, sono felice di offrire la mia vita per l’Evangelizzazione».
