Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 10:41 di Sab 20 Apr 2024

A Montecarotto “Il Circo più piccolo del mondo”

di | in: Cultura e Spettacoli

Il Circo più piccolo del mondo

Ambarabà, 13° Festival di Burattini, Marionette e Teatro di Figura

VENERDI’ 1 LUGLIO, ore 21.30 a Montecarotto, presso il Centro Storico all’interno della Festa del Verdicchio, la Compagnia Il Cerchio Tondo di Lecco rappresenterà lo spettacolo Il circo piu’ piccolo del mondo.

INGRESSO GRATUITO
 
Jesi (AN) 30 giugno 2011 – Inizia domani, a Montecarotto, il Festival di Burattini, Marionette e Teatro di Figura “Ambarabà” diretto dal Teatro Pirata. Fino al 12 agosto, con 19 spettacoli, la rassegna proporrà a grandi e piccini una divertente panoramica delle più antiche tradizioni burattinesche italiane e delle nuove tendenze del teatro di figura. Il festival si terrà a Jesi, Camerata Picena, Chiaravalle, Falconara Marittima, Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto, S. Marcello, Monte S. Vito, Staffolo, Polverigi, Offagna, Agugliano, S. Maria Nuova. Lo sostengono i 14 Comuni, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Marche – Servizio Beni e Attività Culturali, la Provincia di Ancona, la Fondazione Pergolesi Spontini, la Fondazione Chiaravalle Montessori, AVIS Comunale di Jesi, JESI ESTATE 2011.
Il primo appuntamento, ad ingresso gratuito, è con “Il Circo più piccolo del mondo”, il 1 luglio alle ore 21,30 nel centro storico di Montecarotto, all’interno della Festa del Verdicchio, uno spettacolo di burattini firmato dalla compagnia leccese Il Cerchio Tondo con mille personaggi originali e strampalati.
È uno spettacolo che invita al gioco, una rilettura divertente, poetica, grottesca e sincera dell’esistenza attraverso il filo conduttore del cerchio, visto come archetipo del ciclo vitale. Il contesto è il mondo del circo. Il linguaggio è semplice e diretto: le immagini, la musica, un testo essenziale.
La trama: il direttore del circo, tipo rigido e preciso, scandisce ogni secondo e ogni momento. Maurino, il servo, di scena, ha un carattere emotivo, pensa solo alle cose piacevoli della vita: dormire, mangiare, alla poesia. Questi sono i due caratteri principali che si inseguono durante tutto lo spettacolo, fino ad incontrarsi e a scontrarsi, chi vincerà?
Nessuno, entrambi servono per la buona riuscita dello spettacolo. C’è la “fiera di paese” (ispirata al Petruschka di Strawinsky): una scena d’insieme con il saltimbanco, il venditore di palloncini, il giocoliere, ecc. Seguono il domatore di leoni, l’incantatore di serpenti, la danzatrice del ventre; scene che si sviluppano ad un ritmo crescente con finali a sorpresa. Troviamo poi la gallina con il gallo che fanno l’amore, nasce l’uovo e dentro c’è il pulcino; piccolo, semplice ciclo vitale. Poi c’è Felice che mangia un frutto, semina i semi, arriva la nuvola con la pioggia, il sole che scalda, la luna con le fasi e nasce la pianta. Essa cresce e diventa un bell’albero: altro ciclo vitale. Giunge la primavera con le farfalle, la poesia sugli uccelli e finalmente il dolce riposo interrotto dal direttore che vuole sempre tutto in ordine. Si arriva allo scontro, l’inseguimento tra dietro e davanti e gran finale!!!




30 Giugno 2011 alle 22:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata