Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 13:31 di Mer 1 Mag 2024

I progetti “R.E.D.” e “Scrivere il teatro a scuola” diventano libri scritti e curati da Simona Flammini

di | in: Cultura e Spettacoli

Simona Flammini

ASCOLI PICENO – Sono stati pubblicati i due libri “La Responsabilità, le Emozioni, i miei Diritti” (rivolto alle Scuole Secondarie di II grado) e “Scrivere il teatro a scuola” (rivolto alle Scuole secondarie di I Grado), della Dott.ssa Simona Flammini (Ufficio V Ambito territoriale Ascoli Piceno-Fermo) e realizzati con il contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. I volumi, ricchi di riflessioni, sono stati consegnati, gratuitamente, a tutti gli studenti, docenti e dirigenti scolastici che, nell’a.s. 2009/2010 hanno aderito alle attività progettuali nati da un’analisi dei bisogni emergenti.

I testi auspicano a ragionare sul valore fondamentale dei diritti che sono propri del vivere civile e desiderano facilitare la consapevolezza del proprio modo di comunicare e porsi all’altro, tramite, anche, la gestione dei propri vissuti emozionali.

<< I libri mirano a consolidare, nelle giovani generazioni, una cultura civico-sociale e della cittadinanza che intreccia lo sguardo locale e regionale a più ampi orizzonti: nazionale, europeo, internazionale>> afferma Simona Flammini, << obiettivi di alto profilo che mirano ad una opportunità di crescita come persone consapevoli ed agire in contesti di vita nei quali, le relazioni assertive, il rapporto positivo con l’altro, la concertazione e la condivisione, costituiscono fattori determinanti per rimuovere situazioni di disagio>>.

Oltre a proporre riflessioni sui linguaggi comunicativi, rappresenta il mondo delle emozioni, delle memorie, dei sogni, delle paure nonché il senso di insicurezza e di malessere diffuso della nostra società, visto con gli occhi dei giovani.

Elemento che emerge dalle due opere “La Responsabilità, le Emozioni, i miei Diritti” e “Scrivere il teatro a scuola” è l’aspirazione della scuola e dei suoi “attori” a non essere autoreferenziali. Pertanto è necessario costruire un progetto di società nel quale le attività, scolastiche ed extra, costituiscano due condizioni fondamentali ed inscindibili.

I due testi indicano la necessità di produrre pensieri e progetti diversi, che rompano le prospettive tradizionali per accogliere le sollecitazioni di un mondo che sta cambiando.

<< Insieme ai docenti e studenti abbiamo potuto concepire e sostenere l’attività progettuale, sperimentare una “forma artigianale di cultura” particolarmente adatta a chi lavora per e con le persone e riflettere sulla crescente complessità del ruolo educativo, didattico e sociale della scuola>> continua Simona Flammini << Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso l’impegno e la difficoltà, quotidiana, ma, soprattutto hanno potuto dare un contributo significativo al proprio concreto agire, collocandolo all’interno di una più ampia prospettiva comune>>.




6 Giugno 2011 alle 17:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata