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Cittadinanza onoraria a Don Remo Burrasca

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MONTEPRANDONE CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA A DON REMO BURRASCA
La cerimonia avverrà sabato 16 Luglio 2011
29 Giugno 1951: Don Remo Burrasca diventa sacerdote. A distanza di 60 anni, la comunità lo ricorda a cuore aperto.
Per più di quarantuno anni, il parroco si è dedicato alla crescita spirituale e sociale della collettività fino a quando, nel 2001, per sopraggiunti limiti di età e per problemi di salute, ha dovuto abbandonare la parrocchia.
 Il suo servizio ha lasciato segni indelebili costruendo “tutto dal niente”: nei primi anni 60 riuscì a costruire la Chiesa, la casa canonica, un salone destinato alle riunioni parrocchiali e il cortile, nel 1970 ottenne l’istituzione di una scuola media a Centobuchi, nel 1971 si impegnò nella costruzione di un campo sportivo, nel 1977 completò la torre campanaria della Parrocchia Sacro Cuore, negli anni 80 terminò la costruzione di nuove aule catechistiche ed ottenne, con il contributo dell’Amministrazione Comunale, un sistema di illuminazione per il cortile parrocchiale.
La sua instancabile attività, il suo essere vicino alle famiglie gravate dal lavoro, sostenendole in tutti gli aspetti della vita quotidiana, ed ai giovani, ai quali si è impegnato a comunicare, con l’esempio, una dottrina di fede e bellezza, rendono quello tra Don Remo, sacerdote coraggioso e promotore sociale, e Monteprandone un legame degno della più grande onorificenza.


Per tutti questi motivi l’Amministrazione Comunale del territorio vuole riconoscere il sacerdote come suo cittadino onorario.
La cerimonia avverrà sabato 16 Luglio 2011, alle ore 11.00, presso la Sala Consiliare di Monteprandone, alla presenza di tutte le autorità civili, militari e di tutti i cittadini.
“La mia riflessione su Don Remo va oltre il ruolo istituzionale che ricopro – spiega il Sindaco Stracci – Egli ha dimostrato di adempiere con passione ed impegno al proprio mandato pastorale. La sua figura è stata talmente significativa per il territorio che ogni suo parrocchiano non può che conservare di lui un ricordo speciale. Per i suoi sessant’anni di sacerdozio, tutta la comunità di Centobuchi si è stretta, con affetto, intorno al parroco, ed è bastato ascoltare la sua voce per avere l’impressione che gli anni non fossero mai passati”.




13 Luglio 2011 alle 22:08 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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