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Lunaria chiude con gli Afterhours e Massimo Cotto

di | in: Cultura e Spettacoli, Primo Piano

Afterhours_foto Giulio Mazzi

Piazza Giacomo Leopardi, giovedì 21 luglio

ingresso libero


RECANATI – Chiusura rock per l’edizione 2011 di Lunaria, giovedì 21 luglio a Recanati, con gli Afterhours.

Manuel Agnelli, Giorgio Prette, Giorgio Ciccarelli, Rodrigo D’Erasmo e Roberto dell’Era sono pronti a infiammare Piazza Leopardi con una serata che si annuncia davvero memorabile, a giudicare dalla mobilitazione dei fan di tutta Italia che da oltre un mese su tutti i social network si dicono pronti ad invadere la cittadina leopardiana.

Scelta quanto mai azzeccata dalla direzione artistica di Musicultura quella degli Afterhours, gruppo storico considerato l’emblema del panorama indipendente italiano, che a suon di dischi venduti e di successi live ha saputo creare e portare alla ribalta uno stile inconfondibile, meravigliosamente e selvaggiamente in bilico tra rock e canzone d’autore, e proporlo anche oltre i confini nazionali.

La serata conterà in apertura sul generoso intervento di un ospite della parola d’eccezione: Massimo Cotto, uno dei più grandi giornalisti musicali italiani, nonché romanziere e conduttore radiofonico e televisivo di successo.  Da poco è uscito per Rizzoli il suo “Il Grande Libro del Rock”: anche da lì Massimo trarrà spunto per far percepire alle migliaia di fan accorsi per gli Afterhours che l’istinto e le ragioni che li hanno portati in quella piazza, per quel concerto, sono parte di una lunga storia, che viene da molto lontano e che ci unisce tutti.

Lunaria chiude giovedì 21 luglio il suo ciclo di eventi estivi nella città di Leopardi. Tre appuntamenti diversi e di alto profilo, studiati per cercare di regalare al pubblico emozioni intense e difficili da dimenticare, al cospetto di grandi interpreti della canzone d’autore, accompagnati da  lucidi “giocolieri della parola”. E Recanati ha risposto ogni sera riempiendo all’inverosimile la piazza simbolo della città, entusiasmandosi per Alex Britti e Gianmaurizio Foderaro, per  Ron e Curzio Maltese e,  ne siamo certi, per gli Afterhours e Massimo Cotto.

BIO AFTERHOURS

Afterhours_foto Giulio Mazzi

Dopo gli esordi con During Christine’s Sleep, che lascia già intendere il loro talento rock, per la band milanese arriva nel 1995 la svolta con l’album Germi, il primo cantato in italiano, dove emerge chiaramente uno stile fatto di continua sperimentazione di generi diversi: atmosfere punk e grunge, altre simil-pop, passando per brani con sprazzi lo-fi, condite con toni a volte sarcastici e beffardi, a volte sensuali. Seguono poi altri album sempre pubblicati da Mescal, tra cui quello considerato il capolavoro della formazione, “Hai paura del buio”. Con Quello che non c’è del 2002, il primo senza Xabier Iriondo, il sound degli Afterhours cambia e si evolve verso suoni più intimisti che fanno da sfondo a riflessioni permeate dal senso di vuoto e di rassegnazione. Seguono Ballate per piccole iene, che riscuote grande successo e viene anche pubblicato in inglese, e un intensa attività live che li porta ad esibirsi sui più prestigiosi palchi nazionali e internazionali. Nel 2008 firmano un  nuovo contratto discografico con la Universal e pubblicano I Milanesi ammazzano il sabato. Nel 2009 partecipano al festival di Sanremo con il brano Il paese è reale (come l’omonimo disco di inediti) con cui si aggiudicano il Premio della Critica Mia Martini. Dopo il ritorno da un’intensa attività negli Stati Uniti, intraprendono un progetto che li vede protagonisti nei più prestigiosi teatri italiani con performance che uniscono alla musica, reading poetici ed esibizioni di ospiti famosi. Dopo il Summer Tour 2010, hanno rappresentato in Cina L’Italia in occasione del World Expo 2010.


BIO MASSIMO COTTO

Massimo Cotto

Massimo Cotto, giornalista professionista dal 1995, ha lavorato a lungo nei quotidiani e collaborato con le principali riviste italiane (Espresso, Epoca, Europeo, Max, Capital, Amica, Marie Claire, Grazia, Jam, Rockstar, Mucchio, Tutto, Radiocorriere, Velvet) e internazionali (l’americana Billboard, la tedesca Howl!). Ha diretto per due anni (2004-2006) Rockstar, lanciato Trax  ed è stato direttore editoriale di Groove, Punk e Rocksound. Ha scritto, curato o tradotto oltre 30 libri di argomento musicale, due romanzi e un libro di racconti. Per vent’anni ha lavorato in Rai come conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Per quattro anni è stato responsabile artistico di Radiouno. Nel 2003 ha condotto Rondò su Radio 24. Dal 2007  lavora a Radio Capital.

È stato per due anni direttore artistico di Sanremolab e presidente della Commissione dell’Accademia della Canzone di Sanremo.




19 Luglio 2011 alle 14:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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