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Maurizio M. Pincherle, “Cronaca di un esilio”

di | in: Cultura e Spettacoli

Pincherle

 “Incontro con l’autore” organizzato dalla libreria “La bibliofila” e dal Comune per venerdì 22 luglio alla Palazzina Azzurra alle ore 18,30 (anziché 21,30, come d’abitudine)

 

Un pediatra ebreo tra persecuzione e sofferto rientro (1938-1946)
a cura di Maurizio Pincherle

prefazione di Simona Salustri


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 2 settembre 1938 Maurizio Pincherle, ordinario di Clinica pediatrica

all’Università di Bologna, inizia ad annotare in un diario gli avvenimenti

della sua famiglia. Il figlio Leo, una delle menti migliori della Fisica del

tempo, viene sospeso dall’insegnamento e pochi giorni dopo egli stesso viene

allontanato dalla clinica, espulso dall’Albo dei medici e costretto a lasciare la

cattedra in seguito all’entrata in vigore delle leggi razziali.

Alla privazione di fondamentali diritti civili segue un progressivo e inesorabile allontanamento

dalla comunità scientifica, dal mondo accademico e dalla società che, come

per molti ebrei, avrebbe dovuto culminare nella soppressione fisica. Ma un

inaspettato colpo di scena cambia il destino della famiglia: il maresciallo

dei carabinieri di Palombina, da anni frequentatore del campo di bocce di

villa Sinigaglia, avverte dell’arrivo dell’ordine di arresto. Inizia così una fuga

rocambolesca, alla ricerca di un rifugio sicuro, che viene infine raggiunto

a Nebbiano, nel fabrianese, in una casa colonica messa a disposizione dai

coraggiosi amici Fibbi-Salvatores. Nei dieci mesi successivi, segnati dalla

clandestinità, i protagonisti dei diari vivono isolati dal mondo, nel terrore

di essere riconosciuti e denunciati, del tutto privi di notizie sulla sorte dei

loro cari. Il passaggio del fronte nell’agosto del 1944 riaccende la speranza

in una prossima conclusione della guerra e nella nascita di un mondo più

giusto. Ma l’ipocrisia di un reintegro, in realtà solo formale, che mirava al

mantenimento delle gerarchie universitarie create dopo l’entrata in vigore

delle leggi razziali, stroncherà ben presto queste illusioni.

Maurizio Pincherle, medico neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta,

docente dell’Università di Macerata, consulente per le problematiche di

giustizia minorile, vive e lavora nelle Marche; si occupa anche di ricerca

storica e ha curato la trascrizione e il commento dei Diari del nonno

pediatra ebreo, con cui ha vinto nel 2010 il Premio “Giuseppe Bartolomei”

del 26° Premio Pieve.




20 Luglio 2011 alle 16:30 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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