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TAU, Teatri Antichi Uniti ad Urbisaglia e a Castelleone di Suasa

di | in: Cultura e Spettacoli

SABATO 9 AD URBISAGLIA E DOMENICA 10 LUGLIO A CASTELLEONE DI SUASA PER IL TAU
MEDEA’S DREAM DI ANTONIO MINGARELLI
 
 
Sabato 9 luglio ad Urbisaglia (Criptoportico) e domenica 10 a Castelleone di Suasa (Anfiteatro Romano) prosegue il TAU Teatri Antichi Uniti, rassegna di teatro classico antico promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, AMAT, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Provincia di Ancona, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Fermo, Provincia di Macerata, Comune di Ancona, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Falerone, Comune di Monte Rinaldo, Comune di Urbisaglia e Consorzio Città Romana di Suasa.
 
La tragica storia della principessa della Colchide, una delle più cupe nell’universo del mito antico, rivive in Medea’s Dream nell’interpretazione di Gabriele Falsetta e Lino Musella che, diretti dal regista Antonio Mingarelli uno dei giovani artisti della Piattaforma Matilde promossa dalla Regione Marche e dall’AMAT, si confrontano con un dramma che non smette di inquietare. 
 
La storia di Medea è forse la più nota tra le vicende del mito antico legate alla figura dell’altro e dello straniero. Medea, maga, figlia del re della Colchide, si innamora del greco Giasone che è giunto nel suo lontano paese (sul mar Nero) per impossessarsi del vello d’oro. Per Giasone Medea tradisce il padre, uccide il fratello, abbandona la patria; ma l’atto che la distingue per la selvaggia tragicità è quello che Euripide scelse di rappresentare nel suo dramma (rappresentato nel 431 a. C): l’uccisione dei figli, l’atto estremo con cui essa si vendica dell’abbandono di Giasone. Della storia di Medea esistevano infatti in epoca antica numerose versioni, ma la vicenda più nota è quella fissata da Euripide, interamente “costruita” nella prospettiva del tragico infanticidio che costituisce per lei un punto di non-ritorno.
La storia di Medea ha affascinato da sempre scrittori e artisti, tanto che la lista dei rifacimenti e delle riscritture del mito sarebbe lunghissima.
 
Antonio Mingarelli si diploma nel 2008 presso la Scuola di Teatro del Piccolo di Milano diretta da Luca Ronconi con cui ha lavorato come attore in Opera Seria di De Calzabigi. Sempre per il Piccolo lavora in Alice da Carroll per la regia di Bronzino. Ha partecipato negli anni a spettacoli diretti da Giorgio Barberio Corsetti, Carriglio (Assassinio nella cattedrale), Salvo (Gramsci a Turi), Bruschetta (Il funerale del poeta di), De Bosio (saggi sulla Betia di Ruzante e Mandragola). Da regista ha realizzato Istruttoria di Weiss, Macbeth (con il coordinamento artistico di Claudio Longhi), Riccardo III di Shakespeare e Troiane di Euripide (con attori del Piccolo Teatro di Milano), Rifrazioni di Di Stefano, Notti Bianche di Dostoevskij (Produzione Teatro Filodrammatici, Milano), Due fratelli di Paravidino (Spazio Tertulliano, Milano) e L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello. Ha fondato e dirige la compagnia teatrale Vocitinte formata da attori provenienti dal Piccolo Teatro e con la quale ha messo in scena L’estremo limite di Berardelli (Premio Tondelli per la Drammaturgia 2009), spettacolo finalista ad Asti Teatro 2010 e al Festival Nuove Sensibilità 2010.
 
I posti per assistere allo spettacolo sono limitati e la prenotazione obbligatoria. Ad Urbisaglia lo spettacolo è previsto in tre repliche: ore 18, 19 e 20; a Castelleone di Suasa doppia rappresentazione, ore 19.30 e ore 20.30. Informazioni e biglietti: per Urbisaglia 0733 506566, per Castelleone di Suasa 071 966524 – 338 5881441.




7 Luglio 2011 alle 14:16 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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