Il vino marchigiano in Valtellina con lo spettacolo “Se ‘in Vino Veritas’… il Vino Meritas”
di Redazione | in: Cultura e Spettacoli
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Ponte tra Culture soc. coop. di Ancona esporta il vino marchigiano in Valtellina, portando, l’8 settembre 2011 ore 20.45, lo spettacolo SE “IN VINO VERITAS”… IL VINO MERITAS a Chiuro (SO), presso il Cortile del Castello Quadrio, Casa Vinicola Nino Negri, in occasione del Grappolo d’Oro 2011.
Lo spettacolo, vivace excursus sulla storia, sulle caratteristiche e sugli effetti del vino, mira a far conoscere i vini nostrani anche al di fuori dei confini regionali.
La prosa e la musica si uniscono per narrare in forma ludica, di quella meravigliosa bevanda che è il vino.
SE “IN VINO VERITAS”… IL VINO MERITAS
Regia di Gianluca Barbadori
Se “in Vino Veritas”… il Vino Meritas, parte de “Il Lavoro della terra – CAP I. La Vite e il Vino” è uno degli spettacoli del Progetto “Memorie del lavoro” vincitore del bando Cohabitat 2010 istituito dalla Provincia di Ancona.
Si tratta di uno spettacolo musicale e teatrale, con parti musicate dal vivo e altre recitate, che vede in scena tre musicisti-attori: Simone Bellezze, Salvatore Motta (oggi sostituito da Ylenia Pace) e Igor Pitturi, sotto la direzione e regia di Gianluca Barbadori.
La rappresentazione narra sia gli aspetti del lavoro della terra rivolto alla produzione del vino, sia le caratteristiche organolettiche della bevanda, così come il suo utilizzo nella gastronomia e la sua importanza sociale e culturale (nella storia e nell’attualità). Il tutto con particolare riferimento alle uve ed ai vini marchigiani.
Il succo dell’uva si racconta attraverso la sua storia, attraverso il procedimento che dal traliccio lo porta nelle botti, nelle bottiglie e sulle nostre tavole.
Durante lo spettacolo si discute degli effetti sia del degustare che del bere e del bere troppo, coinvolgendo gli spettatori in esilaranti sketch.
Le storie, i racconti e gli aneddoti sul vino, tracciano un percorso divertente, ironico e ritmato per intrattenere un pubblico di esperti ma anche di amatori di quello che è, per molti, il prezioso nettare degli dei.
