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Tornano i campi archeologici internazionali che si svolgono a Cupra Marittima

di | in: Cronaca e Attualità

CAMPI ARCHEOLOGICI OTTOBRE 2011

Grazie all’impegno della Cooperativa Idrea e alla collaborazione della Sprintendenza archeologica delle Marche.


CUPRA MARITTIMA – Si stanno svolgendo in questi giorni le attività correlate ai Campi Archeologici Internazionali che ogni anno fanno arrivare tanti ragazzi francesi a Cupra Marittima e nel Piceno per studiare il nostro territorio.


L’iniziativa è organizzata dalla cooperativa Idrea presieduta da Andrea Mora e l’Association Strategies Europeennes diretta da Lucienne Biondi Nittenberg, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche guidata da Giuliano de Marinis; l’ispettrice archeologa responsabile scientifico del cantiere didattico Nicoletta Frapiccini, insieme al paese francese di Alfortville (Comune gemellato con la città di San Benedetto del Tronto), e il Comune di Cupra Marittima, in particolare il sindaco Domenico D’Annibali assessore alla cultura e Parco Archeologico Luciano Bruni.

Sono circa 25 i giovani francesi che per una settimana resteranno a Cupra e si impegneranno nelle attività archeologiche e naturalistiche. Le giornate non svolte sul cantiere saranno dedicate ad attività laboratoriali coinvolgenti e formative come ad esempio scultura, ceramica, disegno, restauro, mosaico, decorazione, ecc. Sabato 8 ottobre il vicesindaco di Cupra l’assessore Anna Maria Cerolini ha salutato i ragazzi recandosi direttamente nel cantiere didattico dove i ragazzi sono assistiti dall’archeologo Loris Salvucci e dall’interprete Eleonora Ottaviani.


L’iniziativa si è arricchita nel tempo di nuovi contenuti e attività puntando sempre più all’aspetto didattico, facendo vivere al ragazzo una esperienza personalizzata di scoperta dei beni culturali; alla corretta lettura del territorio attraverso momenti di apprendimento e di gioco stimolanti e gradevoli; alla valorizzazione e promozione turistico-culturale delle meravigliose realtà Picene, sono previste infatti esperienze che vanno dalle realtà turistico-culturali della Riviera delle Palme fino a quelle dei Monti Sibillini.


Sottolinea Andrea Mora dell’Idrea: «Questa esperienza con Alfortville ci fa capire che destagionalizzare il turismo è possibile, soprattutto puntando sulla cultura e sull’archeologia. Si può dunque dare il via all’opportunità di fare per tutto l’anno didattica sperimentale di scavo nell’Ager Cuprensis».


Ricordiamo inoltre che attualmente si sta procedendo a nuovi scavi nell’area del Parco Archeologico grazie al finanziamento stanziato alla società Arcus dal Ministero dei beni culturali e delle infrastrutture. Dallo scavo continuano ad emergere frammenti di diversa natura (ceramiche varie, vetri, conchiglie probabilmente resti di alimentazioni o libagioni, frammenti di intonaco bianco e decorato, tasselli di mosaico policromi, ecc.). L’indagine fatta su un terreno più volte rimaneggiato dalle lavorazioni agricole denota comunque la ricchezza archeologica del sito.




9 Ottobre 2011 alle 12:45 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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