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CVM e la lotta all’AIDS, in Italia come in Africa

di | in: Benessere e Salute

Aids

Le iniziative della Comunità Volontari per il Mondo nella Giornata Mondiale contro l’AIDS, dagli incontri nelle scuole del territorio ai progetti in Africa.


Ancona, 29 novembre 2011 – Combattere l’AIDS, qui come in Africa, informando e sensibilizzando fin dalla giovane età nel territorio marchigiano, formando personale medico specializzato e diffondendo servizi sanitari ad hoc in Etiopia e Tanzania. È questo che CVM – Comunità Volontari per il Mondo, Ong da oltre 30 anni impegnata con progetti umanitari nei Paesi in Via di Sviluppo, porta avanti con impegno e professionalità, tanto più in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, giovedì 1° dicembre.


Ed è proprio contro questo tabù che si fa fatica ad affrontare nei contesti a noi più vicini, che va l’iniziativa degli incontri del dott. Paolo Padovani, medico infettivologo di provata esperienza nonché socio CVM, in due istituti scolastici di Fermo, organizzati dalla stessa Ong al fine di affrontare la delicata e pur importantissima tematica. Si inizierà alla ore 8.15 presso il Liceo Scientifico Statale “T.C. Onesti”, dove il medico per tanti anni all’Ospedale di Fermo, incontrerà gli studenti per parlar loro delle problematiche connesse all’AIDS, dei rischi di contagio e delle modalità di prevenzione dal virus, lasciando spazio ai loro dubbi e considerazioni. A seguire la proiezione di un video di Ennio Brilli, il quale documenta la vita di giovani donne colpite dalla pandemia in Etiopia, perché orfane o perché esse stesse sieropositive. Quasi due ore di intervento, che si ripeteranno all’Istituto d’Arte “Preziotti”, a partire dalle ore 10.50.

 

Attraverso tale iniziativa CVM mira a rompere la barriera di silenzio che circonda un tema, di cui si ha spesso paura a parlare, e tuttavia quanto mai reale, se è vero, come emerge dall’ultimo rapporto annuale di UNAIDS, che in Africa Sub-Sahariana, l’area più colpita al mondo dalla terribile pandemia, dal 1998 al 2010 l’AIDS ha causato mediamente la morte di un milione di persone all’anno. È pur vero, e i dati lo dimostrano, che da allora il tasso annuale di nuove infezioni è andato continuamente diminuendo, fino a raggiungere un decremento del 21% nel 2010 rispetto al 1997, che diventa del 26% se si considera la sola Africa Sub-Sahariana, che però rimane ancora oggi l’area che da sola ospita il 68% dei sieropositive al mondo.

È soprattutto in quest’area che CVM opera, sempre a stretto contatto e in collaborazione con le comunità dell’Etiopia e della Tanzania, per realizzare attività di informazione sull’HIV/AIDS e formazione in loco di personale medico-sanitario, specializzato nella fornitura di terapie anti-retrovirali e nei servizi di test HIV, nonché interventi di supporto a bambini di strada, orfani e donne in condizioni di sfruttamento, spesso avviate a programmi di microcredito. Il tutto senza mai dimenticare l’opera di sensibilizzazione in Italia, che giovedì si chiuderà alle ore 19 presso la sede CVM di Porto San Giorgio (Viale delle Regioni, 6), dove si riproporranno gli stessi temi della mattinata scolastica, in modalità di convegno aperto alla cittadinanza, con in più l’intervento del Direttore CVM, Attilio Ascani (per tale incontro si prega di dare comunicazione della propria presenza a cvmap@cvm.an.it per meglio gestire il buffet in coda all’evento).




30 Novembre 2011 alle 0:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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