Il sogno giovane di Carlo Cecchi al Teatro della Fortuna

Sogno di una notte d’estate

sabato 12 e domenica 13 novembre

Fano (PU). Sogno di una notte d’estate di William Shakespeare diretto e interpretato da Carlo Cecchi con una compagnia di quindici giovanissimi attori, è in programma al Teatro della Fortuna sabato 12 (ore 21.00) e domenica 13 novembre (ore 17.00), terzo appuntamento di FanoTeatro’11’12, stagione di prosa della Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con AMAT.

Lo spettacolo è nato come saggio di diploma degli allievi attori di Carlo Cecchi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, nel giugno 2009 ed è stato poi ripreso al 52° Festival dei due mondi e nell’ambito del progetto Shakespeare in città organizzato dal Teatro Stabile delle Marche ad Ancona. Protagonisti un gruppo di giovanissimi attori, alcuni dei quali anche musicisti, che affrontano, per la prima volta, l’esperienza di una Compagnia di teatro e di una tournée.

Carlo Cecchi

Un progetto fresco e accattivante che si sposa con Sogno d’una notte d’estate, una delle commedie shakespeariane più popolari e amate, un congegno teatrale di stupefacente maestria, un fuoco d’artificio di equivoci, incanti, litigi e riconciliazioni di innamorati, dove fate, folletti, elfi, insieme agli abitanti di Atene, danno vita sulla scena a un incantevole gioco dell’immaginazione in una delle più pirotecniche invenzioni della fantasia. La vicenda è articolata e complessa. La storia è ambientata in un bosco incantato collocato in Grecia e tutto avviene la notte prima del matrimonio tra Teseo, duca d’Atene e Ippolita, la regina delle Amazzoni: Ermia, una bella fanciulla promessa sposa dal padre Egeo a Demetrio un uomo che lei non ama, è in fuga con l’innamorato Lisandro. Demetrio insegue la promessa sposa nel bosco, inseguito a sua volta da Elena, amica d’infanzia di Ermia e a sua volta innamorata di Demetrio, che ha rivelato la fuga di Ermia e Lisandro con la vana speranza di conquistare il suo cuore. In questa notte d’estate i quattro giovani si ritroveranno a rincorrersi, ad amarsi, odiarsi, senza sapere che dietro tutto quel caos c’è il perfido e scaltro folletto Puck al servizio di Oberon, il re delle fate, che per punire sua moglie Titania di uno sgarbo arrecatogli, li coinvolge nelle sue trame portandoli ad un susseguirsi di equivoci e di confusione.

Lo spettacolo è stato definito “un piccolo gioiello di semplicità”, una “messinscena di emozionante spontaneità espressiva”, costruito nel solco interpretativo di Peter Brook, “che arrivò a cogliere la perfetta creazione mozartiana di quest’opera per cui un minimo taglio ne avrebbe fatto crollare la bellezza”. Ed è così che nasce la traduzione della poetessa Patrizia Cavalli che usa metri diversi, alternando prosa e versi in modo da far risonare il sottofondo musicale. Cecchi riesce ad ottenere un’assoluta spontaneità d’azione dai suoi giovani attori che nei loro costumi coloratissimi, ognuno alle prese con uno strumento musicale, lo seguono anche lungo brevi improvvisazioni facendo ben sentire come il testo sia materia viva e senza tempo.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile delle Marche con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. La traduzione è della poetessa Patrizia Cavalli, i costumi di Sandra Cardini e la consulenza musicale di Nicola Piovani. In scena con Cecchi, Federico Brugnone, Valentina Ruggeri, Gabriele Portoghese, Davide Giordano, Sofia Pulvirenti, Barbara Ronchi, Cecilia Zingaro, Giorgio Musumeci, Silvia D’Amico, Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Alessandro Marmorini, Fabrizio Falco, Valentina Rosati, Luca Marinelli.