Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 21:32 di Ven 3 Mag 2024

A proposito di Sanità

di | in: Editoriali

Palma Del Zompo

di Palma Del Zompo*


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In questi giorni di acceso dibattito sulla sanità locale, o meglio su che cosa succederà del nostro Ospedale di S. Benedetto in epoca di Area Vasta, vorrei fare alcune considerazioni.

C’è stata molto politichese in queste discussioni , d’altro canto esiste (eccome!) una politica sanitaria che è essenzialmente di pertinenza regionale (oltre l’80% del budget regionale è destinato alla sanità),  la cosa importante è che il tutto avvenga nell’interesse dei cittadini con equità tra i vari territori rispettandone le esigenze di buona offerta sanitaria.

Perché ci troviamo a dover rivendicare per il sud delle marche una attenzione che  in effetti è stata da tanti anni , diciamo così eufemisticamente, un po’ superficiale, un po’ distratta, con una spesa storica la più bassa di tutta la regione che si riassume nel budget pro capite di 1.597 euro a S. Benedetto contro la media regionale di 1.795 euro?

Bella domanda dalle molteplici risposte e come al solito le responsabilità sono , a mio avviso, su più fronti. La Regione,  che ha privilegiato per tanto, troppo tempo  Ancona e il Nord delle marche, ma anche la Politica locale che è stata spesso divisa  (complice anche  il diverso colore politico delle amministrazioni) e contraddittoria nell’individuare gli obiettivi da raggiungere. Prima le diffidenze verso la gestione in Area Vasta, che significa in ultima analisi perdere un po’ di servizi ( pensiamo un esempio per tutti, all’Emodinamica di Ascoli che gestisce le urgenze ischemiche cardiache per tutto il territorio piceno), cercando di offrire servizi sanitari di eccellenza allargando il bacino di utenti e in tal modo risparmiando.

Ma bisognava lavorare in tal senso negli anni passati ( le prime delibere  risalgono almeno a 6-7 anni fa) per integrare i professionisti, gli addetti ai lavori a vario titolo, superando i campanilismi e le diffidenze reciproche. Bisognava riunire i team-work , uno amministrativo, uno medico, che erano stati decisi per riempire di contenuti e progetti questa realtà sanitaria . Cosa che non è mai avvenuta, così rispondeva l’ex assessore alla Sanità , Loredana Emili, ad una mia interrogazione nel Consiglio Comunale del settembre 2010 che la sollecitava in tal senso.

Si obbietta: l’Area Vasta non ha personalità giuridica e quindi autonomia. E’  vero, ma allora bisognava prendere al volo l’occasione della delibera di giunta regionale n° 805 del 2009 che aveva sancito l’inizio dell’iter per “l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Sud” ( che integrava i due ospedali di Ascoli e S.Benedetto) , ma anche lì si è nicchiato, meglio l’Ospedale Unico Di Vallata (assente dal Piano socio-sanitario regionale) per  alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico, e allora , senza unità di intenti, senza chiarezza di idee e obiettivi perseguibili come possiamo riuscire nell’impresa di colmare questo famigerato e reale divario dei nostri territori?

Mi viene in mente la battuta nel vecchio film “Quo Vadis” che riferendosi all’esilio del filosofo Seneca, gli faceva dire :” Mi hanno esiliato nel Piceno, la provincia più squallida dell’Impero…”

Non vorrei che, a distanza di tanti secoli, fosse ancora così…

Ai Sindaci di tutto il nostro territorio responsabili in primis della salute, Gaspari e Castelli in testa, spetta far valere le giuste aspettative e rivendicazioni che vengono dai cittadini, ai nostri vertici regionali con richieste precise e condivise, perché il nostro territorio esprime grandi professionalità e può e deve offrire eccellenti prestazioni sanitarie a tutti noi.


*Consigliere comunale IDV   Presidente Commissione Consigliare Affari Sociali-Sanità




1 Dicembre 2011 alle 1:54 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata