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dal Piceno

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un momento dl consiglio

I Consigli Provinciali di Ascoli e Teramo proseguono l’azione di sinergia 

Documento comune primo risultato dell’adunanza congiunta di Civitella 


 

I Consigli Provinciali di Teramo e Ascoli Piceno approveranno formalmente nelle prossime settimane un ordine del giorno comune per ricercare sinergie di governo di area vasta tenendo presente la necessità di un coordinamento programmatico. E’ questo uno dei risultati dell’adunanza congiunta delle assemblee consiliari recentemente riunitesi in forma solenne a Civitella del Tronto, per la prima volta dall’Unità D’Italia, grazie all’iniziativa dal titolo emblematico “ Il Piceno:da confine di Stato a territorio senza confini” fortemente voluta dai Presidenti dei Consigli di Ascoli Piceno e Teramo, Armando Falcioni e Mauro Martino. 

Nella splendida cornice della fortezza borbonica di Civitella, simbolo dell’antico confine di Stato che divideva i due territori, in una sala consiliare strapiena e gremita di sindaci, amministratori, ma anche rappresentanti di associazioni di categoria, culturali e da tanti cittadini, alla presenza dei Presidenti Piero Celani e Walter Catarra e delle Giunte provinciali pressoché al completo, si è sviluppato in forma istituzionale un tema importante e rilanciato più volte negli anni: come e con quali forme far cooperare due territori divisi dai confini territoriali, ma accomunati da molti elementi materiali e immateriali come: tradizioni, cultura, abitudini di vita, tessuto socio economico e produttivo. Le valli del Tronto e Vibrata insieme contano 250.000 abitanti ed è notorio come la seconda veda la prima come punto di riferimento naturale per scuole, servizi ed altro e la seconda veda la prima come modello di vivacità e genialità imprenditoriale. Basti pensare a quello che accade ogni giorno tra S.Benedetto e Martinsicuro, Ancarano e Castel di Lama, Controguerra e Spinetoli, Maltignano e S. Egidio, Folignano, Civitella e Valle Castellana.

“Sono particolarmente soddisfatto dell’insperato successo di partecipazione dell’adunanza congiunta, obiettivo che rincorrevo da tempo, perché si tratta di un tema quanto mai attuale in questo momento dove le Province sono ad un bivio in quadro di riassetto istituzionale che rischia di penalizzare ulteriormente territori “marginalizzati” posti al confine tra due Regioni a cui la legislazione statale affiderebbe competenze centralizzate in luogo delle Province – evidenzia il Presidente del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno Falcioni – anche questa iniziativa cosi partecipata ha dimostrato la forza progettuale e propositiva delle tanto vituperate Province, enti di area vasta già conosciuti in epoca preunitaria, probabilmente fondamentali per l’unità che festeggiamo ed ora, pare, facile preda da sacrificare, con presupposti e dati quantomeno non rispondenti alla realtà. Eppure proprio dalle Province è venuta la spinta propulsiva per un consiglio congiunto, che vorrei definire storico, alla ricerca non di formule astruse, di alchimie amministrative, ma di forme di collaborazione superiori agli strumenti adoperati fino ad oggi, anche ipotizzando, perché no, aree vaste interregionali. Soluzioni mirate, specifiche, come hanno evidenziato i nostri relatori, prevedendo particolari forme di autonomia negli statuti regionali, affinché i territori Piceno ed Aprutino, che singolarmente rischiano di produrre marginalità e zone franche (queste nel senso deleterio della parola), siano invece messe in grado di dispiegare appieno tutte le loro potenzialità di crescita in sinergia. Il messaggio positivo emerso da questo Consiglio congiunto, unico nel suo genere nel panorama istituzionale nazionale, è stato quello non di inglobare, stravolgere o modificare i confini, bensì di abbracciarli, nell’interesse delle nostre amatissime zone. 
Certo è che se le competenze provinciali passassero alla Regione, in tema di probabile riforma istituzionale, il discorso aperto a Civitella, e già più volte sollecitato dalla società civile dei due comprensori, potrebbe essere la vera novità nell’ambito di stravolgimenti ancora poco chiari, affinchè i confini regionali, in antitesi con il moderno, e splendido, messaggio dell’Italia unita
non tornino ad essere tanti piccoli confini di Stato di prerisorgimentale memoria”

Ai partecipanti i presidenti di Consiglio di Ascoli e Teramo ed il Sindaco di Civitella hanno donato una riproduzione anastatica del primo progetto post-unitario sul fiume Tronto,datato 1864, fornito dall’archivio della provincia di Ascoli Piceno.

Pubblicato il 13/12/2011 alle ore 10:59

 

I Consigli Provinciali di Ascoli e Teramo proseguono l’azione di sinergia 

Documento comune primo risultato dell’adunanza congiunta di Civitella 


 

I Consigli Provinciali di Teramo e Ascoli Piceno approveranno formalmente nelle prossime settimane un ordine del giorno comune per ricercare sinergie di governo di area vasta tenendo presente la necessità di un coordinamento programmatico. E’ questo uno dei risultati dell’adunanza congiunta delle assemblee consiliari recentemente riunitesi in forma solenne a Civitella del Tronto, per la prima volta dall’Unità D’Italia, grazie all’iniziativa dal titolo emblematico “ Il Piceno:da confine di Stato a territorio senza confini” fortemente voluta dai Presidenti dei Consigli di Ascoli Piceno e Teramo, Armando Falcioni e Mauro Martino. 

Nella splendida cornice della fortezza borbonica di Civitella, simbolo dell’antico confine di Stato che divideva i due territori, in una sala consiliare strapiena e gremita di sindaci, amministratori, ma anche rappresentanti di associazioni di categoria, culturali e da tanti cittadini, alla presenza dei Presidenti Piero Celani e Walter Catarra e delle Giunte provinciali pressoché al completo, si è sviluppato in forma istituzionale un tema importante e rilanciato più volte negli anni: come e con quali forme far cooperare due territori divisi dai confini territoriali, ma accomunati da molti elementi materiali e immateriali come: tradizioni, cultura, abitudini di vita, tessuto socio economico e produttivo. Le valli del Tronto e Vibrata insieme contano 250.000 abitanti ed è notorio come la seconda veda la prima come punto di riferimento naturale per scuole, servizi ed altro e la seconda veda la prima come modello di vivacità e genialità imprenditoriale. Basti pensare a quello che accade ogni giorno tra S.Benedetto e Martinsicuro, Ancarano e Castel di Lama, Controguerra e Spinetoli, Maltignano e S. Egidio, Folignano, Civitella e Valle Castellana.

“Sono particolarmente soddisfatto dell’insperato successo di partecipazione dell’adunanza congiunta, obiettivo che rincorrevo da tempo, perché si tratta di un tema quanto mai attuale in questo momento dove le Province sono ad un bivio in quadro di riassetto istituzionale che rischia di penalizzare ulteriormente territori “marginalizzati” posti al confine tra due Regioni a cui la legislazione statale affiderebbe competenze centralizzate in luogo delle Province – evidenzia il Presidente del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno Falcioni – anche questa iniziativa cosi partecipata ha dimostrato la forza progettuale e propositiva delle tanto vituperate Province, enti di area vasta già conosciuti in epoca preunitaria, probabilmente fondamentali per l’unità che festeggiamo ed ora, pare, facile preda da sacrificare, con presupposti e dati quantomeno non rispondenti alla realtà. Eppure proprio dalle Province è venuta la spinta propulsiva per un consiglio congiunto, che vorrei definire storico, alla ricerca non di formule astruse, di alchimie amministrative, ma di forme di collaborazione superiori agli strumenti adoperati fino ad oggi, anche ipotizzando, perché no, aree vaste interregionali. Soluzioni mirate, specifiche, come hanno evidenziato i nostri relatori, prevedendo particolari forme di autonomia negli statuti regionali, affinché i territori Piceno ed Aprutino, che singolarmente rischiano di produrre marginalità e zone franche (queste nel senso deleterio della parola), siano invece messe in grado di dispiegare appieno tutte le loro potenzialità di crescita in sinergia. Il messaggio positivo emerso da questo Consiglio congiunto, unico nel suo genere nel panorama istituzionale nazionale, è stato quello non di inglobare, stravolgere o modificare i confini, bensì di abbracciarli, nell’interesse delle nostre amatissime zone. 
Certo è che se le competenze provinciali passassero alla Regione, in tema di probabile riforma istituzionale, il discorso aperto a Civitella, e già più volte sollecitato dalla società civile dei due comprensori, potrebbe essere la vera novità nell’ambito di stravolgimenti ancora poco chiari, affinchè i confini regionali, in antitesi con il moderno, e splendido, messaggio dell’Italia unita
non tornino ad essere tanti piccoli confini di Stato di prerisorgimentale memoria”

Ai partecipanti i presidenti di Consiglio di Ascoli e Teramo ed il Sindaco di Civitella hanno donato una riproduzione anastatica del primo progetto post-unitario sul fiume Tronto,datato 1864, fornito dall’archivio della provincia di Ascoli Piceno.

Pubblicato il 13/12/2011 alle ore 10:59

 

Bilancio positivo per l’Asta della Pace 2011 

Arte e territorio si confermano volano per la solidarietà


 

Bilancio molto positivo per la 16° edizione dell’Asta della Pace promossa dalla Provincia per finanziare due progetti di cooperazione internazionale. Sono state, infatti, aggiudicate tutte le 135 opere presentate e raccolti, nonostante la crisi economica, ben 35.000 euro, che consentiranno di realizzare le iniziative di beneficenza previste in Africa e Perù.

All’iniziativa, che si è svolta domenica 11 dicembre nella sala consiliare di Palazzo San Filippo, hanno partecipato numerosi collezionisti e tanti cittadini ed appassionati d’arte. Nutrita anche la partecipazione all’asta via telefono, fax ed e-mail con offerte provenienti da tutta Italia e, perfino dall’estero, a dimostrazione della validità e della considerazione di un’attività che ormai entrata nelle migliori tradizioni dell’ente anche per la notorietà degli artisti coinvolti e “fidelizzati” negli anni alla rassegna.

Presenti durante la giornata anche amministratori provinciali tra cui il Presidente della Provincia Piero Celani, il Vice Presidente Piunti, l’Assessore al Bilancio Vittorio Crescenzi e il consigliere Giuseppe Mercuri. A condurre l’asta come banditore Gino Gentile, professionista con la passione dell’arte ed ideatore dell’iniziativa, coadiuvato da Augusto Piccioni da sempre appassionato curatore della manifestazione. 

“La comunità picena si conferma ancora una volta generosa e sensibile verso le necessità di chi soffre in nome della solidarietà che non conosce crisi, ma si mobilità sempre in nome degli ideali universali di pace e fraternità” ha dichiarato con soddisfazione il Vice Presidente e Assessore alle Politiche Sociali Pasqualino Piunti.

”Rinnovo il ringraziamento a tutti gli artisti che hanno donato generosamente le loro opere consentendo ancora una volta la realizzazione dell’iniziativa – ha affermato il Presidente Celani – sono soddisfatto della risposta del territorio e dell’esperienza positiva della formula di finanziare e realizzare specifici progetti internazionali attraverso associazioni che risiedono ed operano nel nostro territorio, mantenendo vivo e concreto il legame tra il Piceno e le altre realtà del Mondo meno fortunate”.

Si ricorda che il ricavato dell’asta sarà utilizzato per finanziare i seguenti “micro” progetti: “Costruzione di un poliambulatorio a Nchiru” nella regione di Meru (Kenia), all’interno del villaggio-famiglia che accoglie bambini affetti da AIDS e “Sostegno per la salvaguardia dei boschi e delle terre, unica fonte di sostentamento, della popolazione contadina di Barranquita”, molto povera, nella Provincia di Lamas (Perù). Quest’ultimo progetto è legato all’attività di padre Mario Bartolini che si sta battendo per i diritti legali della popolazione locale, anche con il supporto di vari Istituzioni italiane, tra cui la Provincia.

Pubblicato il 13/12/2011 alle ore 10:58


 

 

Grande adesione per il corso in “Operatore Faunistico – Selecontrollore” 

Ben 447 le domande presentate


 

Sono state ben 450, di cui 447 ammesse, le domande presentate per il corso di “Operatore Faunistico” (Selecontrollore) promosso dalla Provincia per migliorare la tutela della fauna selvatica e il sistema di controllo degli esemplari (cinghiali) in soprannumero. Visti l’altissimo numero di iscritti e l’enorme interesse suscitato, il Servizio “Risorse Naturali – Caccia e Pesca” dell’Ente ha disposto che l’iniziativa formativa venga scaglionata in tre corsi (il primo composto da 150 iscritti) e che le lezioni si svolgano nella sala Congressi dell’Hotel Marche ad Ascoli Piceno (Via Kennedy 34 e non più nell’aula della struttura, come previsto inizialmente) a partire da mercoledì 14 dicembre alle ore 19.40 (per il primo corso, gli altri due saranno programmati in seguito). 

Il ciclo didattico, che si articola in 18 ore in aula, si concluderà martedì 20 dicembre, mentre le sessioni d’esame si terranno martedì 10 gennaio (ore 19) la prova scritta e sabato 21 gennaio la prova pratica di tiro. 

Per consultare l’elenco degli ammessi (residenti nel Piceno e muniti di regolare licenza di caccia) si può cliccare il sito della Provincia, nella sezione specifica. Si fa presente che, per il pieno rispetto della privacy, saranno indicate solo le iniziali, la data e il luogo di nascita di ciascun candidato e le modalità di consegna della domanda (effettuata a mano o per raccomandata). 

“Il numero straordinario di adesioni da parte dei cacciatori del nostro territorio conferma la bontà dell’iniziativa promossa della Provincia che permetterà ai numerosi partecipanti di conseguire un’importante qualifica e, nel contempo, poter svolgere azioni di monitoraggio e di controllo della fauna selvatica” spiega l’Assessore provinciale Aleandro Petrucci.

Dello stesso avviso la Dirigente del Servizio avv. Anna Maria Lelii che sottolinea come gli aspiranti selcontrollori potranno, con il supporto della Polizia Provinciale e dei funzionari, “effettuare un’azione molto utile e importante che consisterà, tra l’altro, nel riconoscimento degli esemplari abbattuti, negli interventi di prelievo utili per indagini biologiche e nella compilazione di schede tecniche di abbattimento del recupero dei capi”.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.provincia.ap.it o chiamare i numeri telefonici 0736 – 277 704, 0736 – 277 713; 0736 – 277 714.

Pubblicato il 13/12/2011 alle ore 10:50




13 Dicembre 2011 alle 19:30 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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