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Vinitaly

LE MARCHE AL VINITALY PER PROMUOVERE TERRITORIO, ECCELLENZE E PRODUZIONI ENOLOGICHE.
PETRINI: ‘PUNTARE CON DECISIONE SUI MERCATI ESTERI, SANNO PREMIARE LA QUALITA` E LA BIODIVERSITA`’


Saranno 107 le aziende marchigiane presenti alla 46a edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati piu` importante al mondo, che si terra` a Verona, da domenica 25 a mercoledi` 28 marzo.

‘Dopo il Micam di Milano, dedicato al settore calzaturiero, e` la seconda fiera che registra la maggiore partecipazione di operatori economici marchigiani, a testimonianza di come la nostra sia una terra di fashion e food’, ha commentato il vice presidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, nella conferenza stampa di presentazione dell’evento.

A Verona le Marche promuoveranno non solo il vino, ma il territorio e le sue eccellenze.

Grandi banner tridimensionali proporranno scorci suggestivi del paesaggio nello stand istituzionale, mentre – per la prima volta – la Regione e` riuscita a ottenere lo spazio principale del Polo espositivo di Verona: 150 metri quadrati che verranno personalizzati con immagini delle Marche.

‘Moltissime sono le nostre aspettative per questa fiera ‘ ha sottolineato Petrini ‘ Il mercato interno ristagna, mentre quello estero mostra segnali positivi per i nostri vini.

Negli ultimi anni, Regione e produttori hanno investito molti milioni nella commercializzazione e nella promozione.

Al Vinitaly vedremo il frutto di questo impegno, su un palcoscenico mondiale che sa premiare la qualita`’.

Concetto ripreso da Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano tutela vini: ‘Dobbiamo puntare con decisione sui mercati esteri.

Il futuro del nostro vino sara` tanto piu` solido, quando piu` sapremo catturare l’interesse degli importatori e dei distributori provenienti da tutto il mondo.

Dobbiamo guardare, con particolare attenzione, a quei Paesi, come Cina, Brasile, Russia e America, dove il Pil (Prodotto interno lordo) e` in crescita: li` dobbiamo investire risorse e idee, li` dobbiamo fare squadra’.

Petrini ha anticipato alcune linee della promozione regionale al Vinitaly: ‘In questa vetrina internazionale saremo presenti con il massimo della nostra qualita` enologica, per rilanciare la biodiversita` delle nostre produzioni.

Ribadiremo che le Marche sono una terra di prestigiosi vini bianchi e rossi, ma anche di ottimo vino biologico e di pregevoli vitigni autoctoni che continuano a conservare la proprio purezza all’interno dell’agricoltura marchigiana’.

Riferendosi al dibattito apertosi, in questi giorni, sugli Organismi geneticamente modificati, il vice presidente ha ricordato che le Marche ribadiscono la loro contrarieta` agli Ogm che ‘cancellano l’identita` alimentare di ogni territorio’.

Gli aspetti organizzativi della partecipazione al Vinitaly sono stati illustrati da Alberto Cecconi del servizio Attivita` Promozionali della Regione.

Vinitaly

Nello stand istituzionale cambiera` l’approccio tra visitatore e vino esposto.

La tradizionale enoteca, gestita dai sommelier, verra` trasformata in una ‘spazio live’, a degustazione libera, dove ogni visitatore si rapportera` con oltre 200 delle migliori etichette marchigiane, corredate da schede illustrative del vitigno e dell’azienda produttrice.

‘L’idea e` stata sperimentata, con successo all’estero, la proponiamo come novita` al Vinitaly per poter raggiungere piu` persone possibili’, ha detto Cecconi.

Sono poi previsti diversi incontri con delegazioni straniere, in particolare tedesche, degli Stati Uniti e del Canada.

La trasmissione radiofonica Decanter di Rai Radio2, anche quest’anno trasmettera` in diretta dallo stand delle Marche (dalle 13.00 alle 14.00 domenica 25, dalle 16.00 alle 17.00 negli altri giorni della fiera), mentre le Poste italiane effettueranno un annullo speciale in occasione dell’emissione di una nuova serie di francobolli dedicata a 15 Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) italiane: le Marche saranno presenti con la Vernaccia di Serrapetrona.

L’edizione 2012 del Vinitaly, infine, registrera` il debutto ufficiale della nuova Docg marchigiana ‘Offida Pecorino’, la cui commercializzazione e` iniziata all’inizio del mese.



OGM, LE MARCHE RIBADISCONO LA LORO CONTRARIETA’


Paolo Petrini, presidente della Rete europea delle Regioni libere da Ogm, interviene sul dibattito in corso

L’agricoltura biotech nel mondo e` cresciuta dell’8 per cento rispetto all’anno scorso, ‘dati che guardiamo con molta preoccupazione’ commenta il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Paolo Petrini, intervenendo cosi` nel dibattito in corso sulle colture ogm.

‘Gli ogm sono contro gli interessi degli agricoltori europei ‘ sottolinea Petrini – In un mondo sempre piu` globalizzato dove regna la conformita` per rimanere competitivi dobbiamo produrre diversita` perche` a vincere e` l“eccezione.

Gli ogm sono la negazione del nostro modello di agricoltura, la cancellazione della nostra identita` alimentare’.

Dal 2010 Petrini ha assunto la Presidenza della Rete delle 55 Regioni e Autonomie locali libere da OGM, organizzazione nata nel 2003 per volonta` di dieci Regioni Europee di far sentire la propria voce in materia di coltivazioni geneticamente modificate e dall’esigenza di accogliere la crescente preoccupazione e contrarieta` dei consumatori europei.

La Rete, che conta attualmente 55 regioni europee per 122 milioni di abitanti su 9 Stati, vuole ribadire la liberta` di scelta dei governi europei di vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori al fine di tutelare la biodiversita`, le produzioni di qualita` biologiche, tradizionali e tipiche, l’immagine di un territorio – anche in chiave turistica – per un’ agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

‘Il territorio italiano ‘ rileva il vicepresidente Petrini – non si presta alla coltivazione di OGM poiche` le peculiari condizioni geografiche e morfologiche rendono impossibile l’attuazione di misure che permettano la coesistenza tra agricoltura biologica, convenzionale e agricoltura che si avvale degli OGM.

Riteniamo opportuno poi, che nell’ambito del dibattito europeo sull’impiego delle biotecnologie in agricoltura, l’EFSA (Agenzia per la Sicurezza Alimentare Europea) si impegni per implementare protocolli di sperimentazioni propri prima dell’autorizzazione all’immissione nell’ambiente di nuove varieta` GM.

Gli OGM ad oggi disponibili sul mercato sono stati prodotti in laboratorio negli anni ’80 – riguardano principalmente mais in Europa e soia, cotone e colza nel resto del mondo – e quindi l’introduzione nel contesto europeo, ed italiano, non produrrebbe significativi effetti economici, trattandosi di materiale modificato oltre trent’anni fa per resistere agli erbicidi e creerebbe, per di piu`, un conflitto con il mondo produttivo biologico.

Occorre poi dare corretta informazione ai consumatori sull’esistenza e l’impiego di metodologie di selezione e miglioramento genetico, meno veloci ma egualmente promettenti e non riconducibili alle tecniche di modificazione genetica, queste ultime privilegiate, poiche` brevettabili, dalle multinazionali sementiere.

Anche la recente sentenza della Corte di Giustizia Europa (settembre 2011) ha evidenziato l’incompatibilita` delle coltivazioni GM con il settore apistico ‘ universalmente riconosciuto quale `indicatore di biodiversita`’ di un territorio – con particolare riferimento alla produzione di miele e integratori derivati da polline’.


La scomparsa di Gino Girolomoni, il cordoglio del vice presidente Petrini

 

“È una grande perdita come persona e per tutto quello che ha rappresentato per l’agricoltura e il settore biologico nelle Marche. Se ne va un uomo capace, intelligente, lungimirante che è stato un esempio e uno stimolo per molti imprenditori e per le istituzioni che operano nel settore agricolo. Lascia un’eredita di esperienze e di idee che non andrà dispersa ma valorizzata con lo stesso entusiasmo e competenza da lui sempre manifestate. Ai familiari le condoglianze della Regione Marche”. Lo afferma il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, in merito alla scomparsa di Gino Girolomoni.




16 Marzo 2012 alle 17:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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