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Pasqua. Abbacchio, agnellone o castrato? Consigli per gli acquisti

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Aduc

Roma, 6 Aprile 2012. E’ tradizione: a Pasqua si mangia abbacchio. Conviene? Abbiamo fatto un po’ di calcoli  che li sottoponiamo alla valutazione dei consumatori, fermo restando il rispetto per tradizioni ormai consolidate.
Riportiamo le tipologie di agnello…

Qui il comunicato online:
http://www.aduc.it/comunicato/pasqua+abbacchio+agnellone+castrato+consigli_20210.php


Sono esterrefatta: in un momento in cui la tradizione dell’agnello pasquale è duramente e giustamente contestata, non solo da associazioni animaliste ma da tutti quanti ritengono un’immonda barbarie la mattanza di agnelli, “giustificata” da una inesistente “tradizione”, il Mascalzone si fa estensore di un comunicato dell’Aduc che va in direzione esattamente contraria:


https://www.ilmascalzone.it/2012/04/pasqua-abbacchio-agnellone-o-castrato-consigli-per-gli-acquisti/


Alla redazione del Mascalzone e all’autore del comunicato Aduc ricordo che:


– l’agnello come piatto pasquale non è giustificato da nessuna tradizione cristiana: basta documentarsi, a meno che non si scelga di mantenersi sull’argomento in una condizione d’ignoranza di stampo medievale;  


– l’opposizione contro una pratica crudele e inaccettabile, contrabbandata come “tradizione”, è frutto di una sensibilità sempre più diffusa tra la gente comune, e non solo tra associazioni animaliste o vegetariane. L’impegno di una figura come Umberto Veronesi nella campagna contro il consumo di agnello lo conferma.

– se ci sono ancora molti barbari, nel nostro Paese e altrove, che ritengono giusto e normale sacrificare milioni di agnelli innocenti per soddisfare il proprio ventre ingordo, non è ammissibile che la stampa si faccia acriticamente megafono di tali scelte e interessi.

Se ci si limita a trasmettere, di fatto avallandolo, un comunicato come quello che compare nell’articolo, le ragioni sono due: o si ritiene che compito del giornalista sia quello di passivo portavoce di gruppi e interessi, o semplicemente si condivide la barbarie di cui ci si fa estensori.

Non so quale delle due ipotesi sia la peggiore.


Saluti


Sara Di Giuseppe
digiuseppe.sara@gmail.com

 




6 Aprile 2012 alle 23:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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