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Giacomo dei libri – La Biblioteca Leopardi come spazio delle idee

di | in: Primo Piano

Giacomo dei libri

Presentata in Regione la mostra “GIACOMO DEI LIBRI, LA BIBLIOTECA LEOPARDI COME SPAZIO DELLE IDEE”.

ANCONA, 25 giu 2012 – “Giacomo dei libri – La Biblioteca Leopardi come spazio delle idee”: questo è il nome della nuova mostra organizzata da Casa Leopardi e dalla Regione Marche che verrà ospitata presso Casa Leopardi dal prossimo 30 giugno 2012 . L’esposizione, organizzata in occasione del bicentenario dell’apertura al pubblico della Biblioteca, nasce con due obiettivi: evidenziare il valore culturale del luogo inteso come patrimonio universale e spiegare l’importanza simbolica e affettiva che la biblioteca ha avuto per due grandi personaggi: Monaldo e Giacomo Leopardi. “Una mostra dallo straordinario valore culturale – dichiara l’assessore alla Cultura della Regione Pietro Marcolini – che riaccende i riflettori sull’enorme portata della figura e delle opere di Giacomo Leopardi. Incentrata sulla formazione della biblioteca, sul labirinto culturale così come trovato e successivamente esplorato ed interpretato dal giovane poeta, l’esposizione riesce a valorizzare il rapporto fra la struttura culturale e il nostro territorio. Il percorso offre anche testimonianza dell’influenza della cultura del ‘700 francese in Italia permettendo un parallelo tra la biblioteca che fu luogo di origine di riflessioni di Jean Jacques Rousseau e quella di Monaldo, padre di Giacomo, che seppe interpretare le aperture culturali di quel secolo, realizzando l’importante collezione di libri, dividendoli per categorie e materie. Il confronto tra le due biblioteche di visione illuminista, ci ha permesso di avviare rapporti e scambi con studiosi e docenti di Ginevra. Il Bicentenario dall’apertura delle biblioteca ha poi creato l’occasione di organizzare a Recanati e sul territorio una serie di iniziative culturali per promuovere la rete delle biblioteche presenti nelle Marche e valorizzare i grandi eventi culturali dell’estate marchigiana”. Fortemente voluta da Monaldo Leopardi, la Biblioteca è stata aperta al pubblico nel 1812,ed ha rappresentato per il padre del Poeta il lavoro di tutta una vita, un’intensa attività in cui ha coinvolto Giacomo e gli altri fratelli nel gioco collaborativo di scelta e di catalogazione dei materiali. Un impegno protratto in questi duecento anni dagli eredi che hanno mantenuto e valorizzato la biblioteca come da disposizione testamentaria del conte Monaldo. “La Biblioteca è la grande Opera di Monaldo, quella che lo impegnerà per tutta la vita e quella per cui andrebbe ricordato” dichiara il conte Vanni Leopardi “ Non solo egli raccoglie questo pregevole fondo librario, ma nel 1812 lo apre al pubblico, con un gesto che denota liberalità e lungimiranza, permettendo così il libero accesso alla cultura. Tanto valore dà Monaldo a questa iniziativa, da vincolare, con le sue disposizioni testamentarie, i suoi discendenti a mantenerne libero l’accesso agli studiosi. – “Voglio ancora provedere [sic]” scrive nel Testamento “alla conservazione e buon uso della mia Biblioteca, la quale ho raccolta con grandi cure e dispendi, non solo per vantaggio e comodo dei miei descendenti, ma ancora per utile e bene dei miei concittadini recanatesi -”. Questo impegno è stato sempre fedelmente onorato dalla famiglia Leopardi, infatti ancora oggi studiosi da tutto il mondo frequentano le antiche sale per approfondire la loro conoscenza dell’opera del Poeta e la “piccola” Biblioteca di Recanati diventa così il centro dell’universo leopardiano. Lo spunto che ci offre qui Monaldo è quello di promuovere la cultura e renderla accessibile. La mostra Giacomo dei libri è dedicata a tutti gli uomini che cercano una società migliore e che, pur esprimendosi con diverse favelle, parlano il linguaggio universale usato da Giacomo Leopardi.” Il grande valore della Biblioteca va ricercato anche nel rapporto intercorso tra questo luogo e Giacomo. Il carattere, la morale e la scrittura del poeta che si definisce proprio attraverso la lettura e che va intesa come conversazione, come dialogo con gli autori. Si può infatti riprendere una frase di Giacomo Leopardi nel Filippo Ottonieri, quando scrive che “il leggere è un conversare, che si fa con chi scrisse”. Proprio per questo, la mostra, non solo affronta la storia della sua fondazione, ma racconta, attraverso i documenti, i testi e i libri amati dal giovane Giacomo Leopardi, l’espressione poetica e filosofica della sua opera. La mostra si articola in aree tematiche organizzate all’interno di spazi messi a disposizione da Casa Leopardi. “Giacomo dei libri” è un fantastico viaggio intellettuale che permette ai visitatori di approfondire la conoscenza del poeta attraverso le opere e i testi che lo hanno fatto crescere e diventare l’eccezionale talento che noi tutti conosciamo.

un momento della presentazione




25 Giugno 2012 alle 21:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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