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Emergenza Cultura a Jesi

di | in: Cultura e Spettacoli

Jesi

Emergenza Cultura. Il Sindaco di Jesi e presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, Massimo Bacci, incontra i Sindaci e gli Assessori alla Cultura della Vallesina: “Se non facciamo fronte comune, quanto abbiamo costruito tutti insieme, in questi anni, rischia di essere vanificato”.


Jesi (AN) 24 luglio 2012 – Massimo Bacci, Sindaco di Jesi e Presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, incontrerà i Sindaci e gli Assessori alla cultura dei 21 Comuni della Vallesina giovedì 26 luglio alle ore 18 presso le Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi di Jesi. All’appuntamento sono stati invitati anche i consiglieri regionali Enzo Giancarli e Fabio Badiali.

Con tale incontro – scrive il sindaco nella convocazione – si vuole “condividere un cammino fortemente progettuale sulla valorizzazione delle reti culturali che ci legano nella Vallesina”, partendo dalla convinzione che “la cultura può essere il motore trainante della ripresa e la leva strategica per aumentare la competitività del paese”.


Bacci lancia l’allarme ai colleghi della Vallesina: “Se non facciamo fronte comune, quanto abbiamo costruito tutti insieme, in questi anni, rischia di essere vanificato”. Il riferimento, in particolare, è alle difficoltà della Fondazione Pergolesi Spontini, l’azienda culturale di produzione e servizi per il territorio che in questi giorni sta valutando decisioni importanti per affrontare i consistenti tagli delle risorse annunciati dagli enti locali. “Mettendo in rete sei teatri in un bacino di 80mila abitanti – spiega Bacci – la Fondazione ha creato da dieci anni un distretto culturale operante in Vallesina, con un progetto unico di valorizzazione del patrimonio culturale e dei nomi di Federico II, Lotto, Pergolesi e Spontini. Aperta 12 mesi l’anno con 14 stagioni e rassegne, nonostante i bilanci virtuosi (in attivo da sei anni, e senza debiti pregressi) rischia quest’anno di dover tagliare la sua attività. Una attività che nel 2011, solo per quanto riguarda la produzione lirica, ha dato lavoro a circa 630 maestranze con 33.965 giornate lavorative erogate, e che genera un indotto importante nei ristoranti, alberghi, Bed &Breakfast ed agriturismi del territorio”.


Insieme al futuro della Fondazione, al centro del dibattito sarà più in generale il ruolo della Vallesina nel sistema culturale delle Marche alla luce di quanto la Regione sta promuovendo con la proposta di cinque Distretti Culturali Evoluti verso cui convogliare investimenti e risorse locali, europee ed extraeuropee.

“Ci risulta che sia stato già elaborato un piano, presentato nei giorni scorsi a Treia” – spiega Bacci – “Tali distretti culturali evoluti combaciano, in linea di massima, con le provincie ad oggi esistenti in Regione, eccezion fatta per la Provincia di Ancona, nella quale si prefigurano due Distretti Culturali evoluti: uno gravitante su Ancona e sviluppato lungo la costa (zona costiero-adriatica), e l’altro nell’entroterra e definito zona Marche-Umbria che gravita su Fabriano. Nella mappa la Vallesina risulta tagliata in due tronconi, con Jesi e pochi altri comuni della fascia centrale non inseriti in nessuno dei distretti sopra indicati.

Crediamo che un tale orientamento necessiti di una concertazione con gli enti locali e con gli operatori culturali che già operano in una prospettiva di rete territoriale, come appunto nel caso della Fondazione Pergolesi Spontini”.




24 Luglio 2012 alle 18:45 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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