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Provincia AP

Opportunità di lavoro nei paesi dell’Unione Europea


La Provincia attiva azioni di informazione e consulenza per i giovani del territorio


Il Servizio Politiche Comunitarie della Provincia, diretto dalla dott.sa Maria Grazia Zema, intende avviare nei prossimi giorni un’iniziativa di informazione, orientamento e consulenza dedicata ai giovani in cerca di lavoro in un Paese dell’Unione Europea.

“Questa attività – spiega il Vice Presidente e Assessore di competenza Pasqualino Piunti – rientra nell’ambito delle prerogative di raccordo e sostegno alle Politiche Europee esercitate dalla Provincia, in particolare con riguardo a quelle concernenti la possibilità di fornire ai giovani della nostra realtà territoriale maggiori opportunità di lavoro in tutta Europa contribuendo al miglior funzionamento dei Mercati del Lavoro dell’UE”.

Europa

In questa prospettiva l’Amministrazione Provinciale, per favorire la crescita dei tassi di occupazione e di occupabilità dei giovani lavoratori, ha attivato delle specifiche azioni dedicate:

all’informazione e all’orientamento sui programmi europei mediante lo sportello EURODESK; alla consulenza per la ricerca di corrispondenza tra domanda ed offerta di lavoro in un Paese dell’Unione, utilizzando la rete EURES, il portale europeo della mobilità professionale.

Tali azioni saranno meglio illustrate dapprima, ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Secondarie Superiori della provincia e, successivamente, alla ripresa dell’anno scolastico, attraverso incontri con le classi quarte e quinte degli Istituti Superiori del territorio.

Il ruolo delle Province in Italia e in Europa

Palazzo San FilippoConvegno internazionale ad Ascoli Piceno il 28 e 29 settembre

La città delle cento torri ospiterà dal 28 al 29 settembre un importante convegno di livello europeo sul ruolo delle Province come agenti del “multilevel government” nelle odierne democrazie. Un tema quanto mai attuale dato il vasto processo di riforma che sta investendo proprio in questi mesi l’ente Provincia e le sue funzioni sul territorio.

L’iniziativa, organizzata dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Ascoli Piceno e dal Devolution Club, associazione di ricerca di rilievo nazionale con il patrocinio dell’UPI, vedrà gli interventi di autorevoli cattedratici italiani ed europei, quest’ultimi provenienti da Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Belgio. Dunque, accanto alla realtà italiana, ci sarà spazio per una riflessione di respiro internazionale sui valori della dimensione provinciale del governo locale, mettendo a confronto i diversi sistemi di amministrazione “intermedia ”, tuttora validi e presenti a livello europeo e l’ente italiano denominato “Provincia”. In tale prospettiva, verranno prese in esame, ad esempio, le Contee britanniche nel quadro della devolution, o i Regierungbezirke e i Landkreise tedeschi nell’ambito dello Stato federale, o i Dipartimenti francesi, le Province spagnole, portoghesi, greche e belghe.

“Per la città e l’intero territorio si tratta di una vetrina importante di promozione – evidenzia il Presidente del Consiglio Provinciale Armando Falcioni – perché saranno presenti eminenti studiosi sia italiani sia europei. Abbiamo organizzato questo evento a gennaio scorso in tempi ‘non sospetti’ e il fatto che il convegno si svolga proprio in questo periodo cruciale per il destino delle province italiane, rappresenta sicuramente una qualificata opportunità per riflettere senza pregiudizi, avvalendoci di alcuni dei massimi esperti della materia in campo giuridico e della dottrina. Non è solo una questione di Ascoli capoluogo, di due, tre o quattro province nelle Marche o di altre problematiche seppure importanti – ha aggiunto Falcioni – ma le due giornate di studio sono l’occasione per ‘alzare l’asticella’ del dibattito ad un profilo più alto di quello meramente localistico, pur comprensibile; occorre chiedersi se veramente le Province siano titolari di servizi essenziali per la comunità, come molti sostengono ancora, e su questo terreno occorre misurarsi con una riforma istituzionale densa di incognite che rischia di lasciare inevase risposte fondamentali per i cittadini in un momento di grave crisi per tutto il vecchio continente. Ritengo che in questo momento l’utente non si chiede solo dove verrà collocato il centro direzionale ma anche se la riforma in atto porterà risparmi per la comunità e servizi migliori. Il confronto con altre realtà del continente credo sia anche un segno di maturità politica e condivisione con altre esperienze europee con le quali dovremo comunque confrontarci e convivere”.




10 Settembre 2012 alle 16:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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