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Francesco Musante, “la magia dei sogni”: inaugurata la mostra alla Rocca roveresca di Senigallia

di | in: Cultura e Spettacoli

Francesco Musante, “la magia dei sogni”

Senigallia – E’ stata inaugurata alla Rocca roveresca di Senigallia la mostra dedicata a Francesco Musante, uno degli illustratori contemporanei più apprezzati. A fare gli onori di casa l’assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, sempre più impegnato, nonostante le ristrettezze di bilancio, a rendere Senigallia una città culturalmente all’avanguardia. La mostra dedicata a Musante rappresenta infatti la felice prosecuzione della stagione dei grandi eventi espositivi iniziati in estate con gli appuntamenti dedicati a Carlo Cesarini, Tullio Pericoli e Mario Giacomelli. Ed anche in questa circostanza non poteva esserci uno spazio espositivo più adeguato – la Rocca roveresca – per accogliere le forme poetiche dell’artista ligure, per offrire dimora ai suoi sogni, ai tratti colorati delle sue fiabe e dei suoi racconti per immagini. Nel vernissage l’assessore Schiavoni ha detto chiaramente che chi è affascinato dal rapporto tra parola ed immagine, tra letteratura e arti visive, può trovare nei lavori di Francesco Musante momenti di coinvolgente trasfigurazione poetica e di continua, inesauribile, proposta fantastica.

L’opera dell’artista ligure è stata tratteggiata, con la solita arguzia, dal professor Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Museo d’arte moderna, della fotografia e dell’informazione di Senigallia. Il professor Bugatti, nel corso della sua prolusione, si è anche soffermato sull’impegno culturale delle edizioni Cartilia. “Ho visto tante volte – ha detto -, nei bookshop dei musei, i suoi segnalibri e i suoi libri dalle pagine bianche, autentici libri d’artista, che invitano gli acquirenti alla scrittura. Qualche volta mi sono fermato davanti alle vetrine della casa editrice, ad Ancona in vicolo degli Orefici, per vedere come riusciva a risolvere le copertine delle sue edizioni, che sono spesso la ragione stessa del libro. Ho tenuto anche i miei appunti in qualche suo libro tascabile in carta da pacchi. Come Musante si iscrive a buon diritto nella linea fantastica della cultura del Novecento”.

L’amministratrice di Cartilia, Giorgia Bucciol, ha quindi anticipato i prossimi impegni a Senigallia. La mostra dedicata a Francesco Musante – che potrà essere visitata fino al 4 novembre -, è infatti solo l’avvio di un interessante rapporto di collaborazione con il Comune di Senigallia. Nei prossimi mesi ci saranno altre iniziative che vedranno coinvolti Sergio Lombardino, Andrea Pazienza e Vincenzo Mollica.

Le opere di Francesco Musante hanno subito destato grande interesse tra quanti hanno preso parte all’inaugurazione della rassegna (tra i presenti anche la senatrice Silvana Amati). L’artista ligure ha particolare dimestichezza con il mondo dei sogni che trasforma in un incantevole universo di favole: un’emozione, un ricordo, un pensiero o un racconto da illustrare vengono messi in scena con segni, codici e simboli che fanno già parte della sua esistenza. Realtà, fantasia, allegoria, non-sense, mistero, intrigo e frammenti memoriali, sono uniti a soggetti ideali che Musante raccoglie nel proscenio di un personalissimo teatro, per illustrare storie che sono riproposte attraverso le proprie visioni. Figure, animali, oggetti, stelle, satelliti, cieli, cuori e farfalle: la magia delle sue illustrazioni sta proprio nelle stupefacenti combinazioni apparentemente implausibili che si schiudono davanti ai nostri occhi concedendoci la possibilità di terminare il racconto. Nonostante il brulicare dei volumi, infatti, ogni suo lavoro propone una serie di puntini immaginari che ogni persona dovrebbe provare a unire per scoprire nuove e fantastiche figure legate al proprio essere interiore.

Le illustrazioni di Musante minano tutto ciò che è razionale, partono dalla volontà di trasportare il lettore in un’altra dimensione, di creargli per mezzo di alcune immagini un contesto entro il quale muovere la propria fantasia, una specie di quinta magica dove strutturare i propri racconti. Il pittore non si vuole sostituire alla fantasia del lettore, ma lo vuole semplicemente introdurre all’interno di qualcosa che contribuirà ancora di più ad aprire la parte più istintiva della propria mente. Il suo “Pinocchio”, ad esempio, parte dalle suggestioni di una frase, da un semplice colloquio tra i personaggi, ma ben presto volumi, forme e colori vanno oltre la pura rappresentazione. I protagonisti principali non sono sempre resi primi attori della scena, ma al contrario sono quasi fagocitati da simboli coloratissimi e decorativi che rendono la composizione ancora più surreale. A prima vista si fa fatica a scansionare ogni singola figura proprio per la presenza simultanea di tante forme, ma dopo un po’ di tempo ogni evento prende la propria consistenza aprendosi ad una fruizione personale. Ne scaturisce un microcosmo autoreferenziale dove piccole figure geometriche, frecce, foglie, stelle, cuori, lune, matite colorate e piccole spirali dialogano con i personaggi che, seppur improbabili, sembrano detenere una forza centripeta tale da tenere tutti gli oggetti intorno a sé come preziosissimi e vitali satelliti.

La mostra sulla “magia dei sogni” di Francesco Musante, voluta dal Comune di Senigallia e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, rappresentata in occasione dell’inaugurazione dall’architetto Anna Maria Cagnoni, potrà essere visitata fino al 4 novembre. Nei locali della Rocca roveresca sono esposti anche i costumi disegnati da Musante per l’allestimento della Boheme rappresentata al teatro Carlo Felice di Genova.




29 Settembre 2012 alle 13:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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