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Concluso il Conero EcoFestival

di | in: Cultura e Spettacoli

Conero EcoFestival

SPAZI APERTI ALLA SOSTENIBILITA’

DAL 7 AL 16 SETTEMBRE

C/O TERRITORIO DEL PARCO DEL CONERO 

 

A cura di Ente Parco Regionale del Conero, Ponte tra Culture, PuntoDock, Forestalp, Colibrì Teatro, Comuni di Camerano, Numana e Sirolo, Ass. Turistica Riviera del Conero. Patrocinato dal Comune di Ancona e dalla Provincia di Ancona.  


ANCONA – Si è concluso domenica 16 settembre con un fragoroso applauso l’ultimo evento del Conero EcoFestival: una interpretazione soffice e allo stesso tempo profonda di una Rosetta Martellini ispirata, dedicata a Joyce Lussu e alla sua coscienza critica.

“Non potevano terminare meglio questi dieci giorni di festival: una prima edizione sperimentale in cui diversi soggetti del territorio marchigiano hanno contribuito con successo a raccontare e spiegare cosa sia la sostenibilità e come metterla in pratica.” Commentano gli organizzatori del Festival presenti alla rappresentazione.

“Fin dall’inizio abbiamo concepito il festival come l’occasione per stimolare un ragionamento diffuso, sia in senso concettuale attraverso tanti eventi di tipo diverso, sia in senso geografico coinvolgendo i Comuni dell’area estesa del Conero.”

L’idea di svolgere le attività nella natura del Conero e nei contesti urbanizzati dei Comuni aveva l’obiettivo di sensibilizzare sui temi della sostenibilità e dell’ecologia. Il pubblico, pur non abituato a partecipare a festival diffusi, ha accolto con favore l’ampia offerta di spettacoli, degustazioni, conferenze, happening culturali, laboratori, proiezioni, attività sportive disseminati in quattro Comuni della provincia di Ancona.

Ciò che ha accomunato ogni evento è stata una curiosità attenta di un pubblico sempre numeroso e ben disposto verso la novità che il Conero EcoFestival ha rappresentato per il nostro territorio.

Alla domanda che in molti porgevano speranzosi, se il festival avrebbe avuto anche una seconda edizione, gli organizzatore non hanno potuto che rispondere in modo positivo. Perciò, forti di un primo esperimento andato a buon fine, si guarda già al 2013 per migliorare e continuare a sensibilizzare sull’argomento della sostenibilità, un tema che nei prossimi tempi si rivelerà sempre più fondamentale.


PONTE TRA CULTURE PORTA IN SCENA I MOSCIOLI, PER IL CONERO ECOFESTIVAL 2012


ANCONA – Ha debuttato, nell’ambito del Conero Ecofestival, lo spettacolo teatrale “Tramare tramonti. Storia semiseria del mosciolo selvatico di Portonovo”, con un doppio sold out.

Lo spettacolo, in perfetta sintonia con lo spirito del Conero EcoFestival, mira a recuperare, valorizzare e diffondere uno degli elementi più peculiari e tradizionali della Riviera del Conero.

Come sottolinea Franco Frezzotti, coordinatore Slow Food del Presidio del Mosciolo di Ancona nella sua introduzione allo spettacolo, il mosciolo è a rischio estinzione, e con esso tutto il patrimonio di esperienze e professionalità che gravitano attorno al mollusco tipico del mare del Conero. Slow Food si batte da anni per la tutela e la valorizzazione di questo importante presidio marchigiano, conosciuto ormai in tutto il panorama nazionale.

“Essere gli ultimi a pescare i moscioli” nota Frezzotti, “non è un privilegio. Significa che si preferisce l’allevamento intensivo alla raccolta responsabile di organismi nati e cresciuti attaccati a uno scoglio”. Opinione condivisa dal Presidente della Cooperativa di Pescatori di Portonovo Sandro Rocchetti, presente anche lui alla rappresentazione.


In linea con la battaglia portata avanti da Slow Food, lo spettacolo Tramare tramonti racconta, in maniera ironica e profonda al tempo stesso, la storia di un contadino-pescatore degli anni ’20 del secolo scorso, impegnato in un dialogo surreale con un mosciolo e il suo stoppino. La conversazione è l’occasione per raccontare le vicende e gli aneddoti legati al mosciolo, descriverne le caratteristiche organolettiche e i possibili impieghi in cucina, e valorizzare il contesto socioculturale che è nato grazie ad esso.

Matteo Osimani, giovane autore del testo, aggiunge “Lo spettacolo descrive anche gli aspetti naturalistici e folclorici, più o meno noti, connessi all’intera Riviera, derivati da un’approfondita ricerca sui testi e da conversazioni con chi, pescatori o bagnini, le spiagge del Conero le vive da sempre”.

La rappresentazione è andata in scena in luoghi inconsueti che lo stesso Conero Ecofestival e il regista Gianluca Barbadori hanno voluto utilizzare come palcoscenico: una batana ormeggiata al Porticciolo di Numana e il Teatrino del Poggio. Prodotto da Ponte tra Culture, lo spettacolo è interpretato dai bravissimi Ylenia Pace, Elisa Pesco e Igor Pitturi della compagnia Ponte tra Culture.




18 Settembre 2012 alle 23:45 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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