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Nelle acque al largo del Monte Conero è precipitato un “Airbus 320” (ma è solo una simulazione)

di | in: Primo Piano

simulazione Protezione Civile

PROTEZIONE CIVILE, L’ESERCITAZIONE INTERNAZIONALE DI RICERCA E SOCCORSO AEROMARITTIMO A MARINA DORICA DI ANCONA


ANCONA, 2012-10-10 – Nelle acque al largo del Monte Conero è precipitato unAirbus 320” con a bordo 165 passeggeri e 5 persone di equipaggio. Un’avaria al motore ha costretto il pilota ad un ammaraggio d’emergenza alcuni minuti dopo il decollo dall’Aeroporto “Raffaello Sanzio” di Falconara: è questo lo scenario drammatico della simulazione internazionale di ricerca e soccorso “Squalo 12” che si è svolta questa mattina ad Ancona nel porto turistico di Marina Dorica.

Elicotteri, motovedette e ambulanza a sirene spiegate hanno simulato le operazioni di recupero in mare di naufraghi e lo sbarco di feriti in banchina con il successivo trasbordo nelle postazioni mediche avanzate e l’assistenza a feriti e familiari.

Per testare il dispositivo necessario ad affrontare emergenze come questa sono state coinvolte circa 200 le persone, oltre quaranta volontari figuranti e trenta mezzi navali ed aerei.

Una simulazione, quella di oggi, che ha messo in moto il sistema di Protezione Civile delle Marche chiamato a provvedere all’accoglimento a terra dei sopravvissuti e il loro ricovero nelle strutture sanitarie.

In caso di emergenza, sarebbe immediata l’istituzione del Comitato Operativo Regionale, chiamato a coordinare tutte le operazioni di soccorso: assistenza sanitaria, supporto alla viabilità, trasporto dei materiali necessari, predisposizione delle telecomunicazioni e previsioni metereologiche. In raccordo con la Prefettura, tramite la Sala Operativa Unificata permanente del dipartimento regionale della Protezione Civile viene attivata la Sala Operativa Integrata di Ancona e garantito il collegamento con il 118, Vigili del Fuoco, Forze di Polizia, Anpas e Croce Rossa, Ares e Sipen Marche.

L’intera operazione si inserisce nell’accordo S.A.R.MED.OCC. tra Italia, Francia e Spagna, in base a cui questi Paesi, insieme ad altri del Mediterraneo che partecipano come osservatori (Portogallo, Montenegro, Turchia e Marocco), si addestrano per testare il sistema di sicurezza in caso di incidenti aerei ammarati in prossimità di aeroporti costieri.

E’ rivolta, oltre che alle unità navali della Guardia Costiera e della Marina Militare, anche ad unità aeronavali di altri Enti e Amministrazioni dello Stato e dei Paesi stranieri partecipanti.

E’ un’esercitazione annuale, che si svolge a turno tra i Paesi aderenti all’accordo. La scelta in Italia, dopo Catania e Reggio Calabria, è caduta su Ancona quale sede di uno dei venti aeroporti costieri.

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10 Ottobre 2012 alle 19:29 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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