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Marco Calvaresi

Consiglio, approvato l’assestamento di bilancio


Varati tutti i punti inerenti le questioni urbanistiche, sul progetto di deposito gas all’unanimità chiesto un piano per gli indennizzi


In sei ore di discussione il Consiglio comunale del 26 novembre ha approvato tutti i punti in calendario e discusso un ordine del giorno sulla questione dello stoccaggio gas, poi respinto dall’assise.


In merito ai punti di finanza pubblica, trattati in un’unica discussione, l’assessore al bilancio Fabio Urbinati ha illustrato le principali e ultime variazioni al bilancio di previsione 2012 sottolineando “le difficoltà con le quali ci si muove in un sempre più difficile quadro normativo in continuo mutamento con gravi ricadute per le amministrazioni periferiche”.


Tra le variazioni approvate si ravvisano 131mila euro per la realizzazione di un impianto geotermico nella scuola Alfortville in via di ampliamento, l’entrata di oltre 200mila euro di contributi comunitari e regionali relativi a specifici progetti in materia ambientale e l’estinzione anticipata di alcuni mutui per opere pubbliche per un importo complessivo di circa 150mila euro per sfruttare un’opportunità della legge che consente di non computare le somme destinate alla riduzione del debito nei vincoli del patto di stabilità.

 

Ampio il dibattito inerente la ratifica dell’atto di Giunta con cui si approva il progetto preliminare e si varia il bilancio per realizzare interventi urgenti di adeguamento della piscina comunale. Il progetto ha un costo di 515.000 euro e la somma viene recuperata da quelle stanziate per la riqualificazione del lungomare nord.


Dai banchi della minoranza Vignoli, Gambini e Pellei hanno parlato di gestione non oculata delle risorse pubbliche a disposizione in quanto non basata su una programmazione accorta. Secondo Vignoli “oggi è più importante ristrutturare la piscina che riqualificare il lungomare nord, ma va ricordato che l’ultimo intervento di manutenzione dell’impianto è stato fatto nel 2008”.


Anche Gambini ha sottolineato la poca attenzione verso questo tema e il fatto che i 515mila euro per la sicurezza dei cittadini forse si spendono in ritardo. Per sottolineare l’incapacità di programmare da parte dell’Amministrazione, ha citato la delibera della cosiddetta “maxivariante” in cui era prevista la realizzazione di una nuova piscina. Pellei si è detto d’accordo a ratificare l’atto ma ha chiesto maggiore attenzione alla pianificazione piuttosto che alla gestione delle emergenze.


Nel premettere che il bilancio comunale è continuamente presidiato e che ciò gli permette di “godere di buona salute”, il sindaco Gaspari ha smentito la scarsa attenzione per i problemi della piscina: “Negli ultimi sei anni e mezzo sono stati spesi 200 mila euro per la sistemazione di spogliatoi, tetto, mattonelle in vasca e offrire così un servizio migliore ai quasi 600 utenti. L’obiettivo dell’Amministrazione non cambia – ha proseguito – intendiamo dotare la città di un nuovo complesso natatorio e stiamo lavorando per farlo, come dimostra il bando per invitare i privati a presentare proposte”.


E’ stata poi approvata, non senza un forte dibattito anche interno alla maggioranza, la modifica al piano delle alienazioni per individuare un’area di proprietà comunale della superficie complessiva massima di mq 2500 da destinare in concessione per 29 anni al settore della distribuzione di carburanti “no logo” per fare rifornimento di carburante low cost. Il vicesindaco Fanini ha spiegato l’operazione con la necessità di dotare la città di un distributore di carburante low cost e acquisire un’area sosta, quella di piazzale Caduti del Mare, attualmente di proprietà demaniale, nella prospettiva di realizzarvi un parcheggio multipiano funzionale alla creazione di una zona ZTL nel centro cittadino.


Forti perplessità sono state sollevate dai consiglieri Tassotti e Ruggieri che hanno ventilato il rischio che la scelta sia collegata alla vicenda della messa a norma dello Stadio “Riviera delle Palme” da parte dell’imprenditore Fabio Russo che avrebbe voluto un affidamento diretto dell’area in questione per andare a ripianare i debiti delle ditte creditrici della Sambenedettese calcio.


Ruggieri non ha rilevato l’urgenza per la città di avere un distributore di carburante low cost e ha evidenziato che l’area da alienare è destinata alle operazioni di ammassamento della Protezione civile e quindi dovrebbe essere lasciata sgombra.


Sul punto si sono registrate in maggioranza le defezioni di Emili e Pezzuoli che hanno votato contro la delibera, poi comunque approvata. I due consiglieri del PD hanno addotto una serie di perplessità sulla delibera sotto i profili urbanistico (“servirebbe una variante perché l’area messa a bando cessa di essere parcheggio o verde sportivo”), gestionale (“in quella zona si voleva creare la Cittadella dello Sport e con il distributore di carburante non sarebbe più possibile un eventuale ampliamento del Palasport, quella è un’area di ammassamento per la Protezione Civile), commerciale (“troppo bassa la stima del valore del terreno”). Emili e Pezzuoli si sono appellati al Consiglio chiedendo di ritirare la delibera, rinviare di una settimana la discussione al fine di valutare meglio l’atto e le possibili conseguenze a livello gestionale e politico.


Nel suo intervento Gaspari ha spiegato che l’unico obiettivo della delibera è di trovare risorse per acquisire il piazzale Caduti del Mare dal costo di 75 mila euro, realizzare parcheggi multipiano per arrivare a creare una Zona a traffico limitato in centro: “Questa è un’idea condivisa dalla maggioranza del consiglio comunale e contenuta nel programma di mandato” ha specificato il Sindaco. “Per quanto riguarda la Sambenedettese calcio e la risoluzione dei problemi della messa a norma dello stadio – ha proseguito Gaspari – oggi ho incontrato i capi della tifoseria in un clima di serenità e tranquillità e venerdì sera andrò allo Stadio ad incontrare i dirigenti. La soluzione di quei problemi è complessa, c’è bisogno di tanta pazienza, tempo e disponibilità a comprendere le esigenze di tutti. Da mesi siamo impegnati a trovare un punto di equilibrio sulla questione”.


L’assise ha poi approvato lo schema di convenzione tra Comune e CIIP s.p.a. che permetterà la sistemazione della rete fognaria in via Val Tiberina. “E’ un intervento – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Leo Sestri – del valore di 1 milione di euro che speriamo possa risolvere l’annoso problema degli allagamenti in quella zona”. E’ anche stata acquisita a titolo gratuito di un’area destinata a strada pubblica sita in via del Correggio che attualmente è di un privato.


In merito ai punti di natura urbanistica, è stata approvata la variante al Piano regolatore del porto per normare la zona esterna al perimetro del piano regolatore del Porto di cerniera con la città e definita appunto “Zona filtro Porto Città”. Via libera definitivo alla variante normativa al piano particolareggiato delle strutture ricettive elaborata per correggere alcune incongruenze riscontrate nei primi mesi di applicazione della norma e già adottata in prima lettura nel luglio scorso. E’ stato inoltre adottato definitivamente il nuovo testo dell’art. 29 delle Norme tecniche del Piano regolatore per le zone residenziali di completamento, anch’esso approvato in prima lettura nella seduta del 18 luglio. Approvato anche uno schema di atto per la costituzione e la regolamentazione del diritto di superficie fra il Comune e l’E.R.A.P. per le aree edificate in zona Ragnola sostitutivo degli schemi approvati precedentemente: si è andati così a regolamentare una vicenda rimasta nel limbo per decenni.


Parere favorevole anche alla realizzazione di un regolamento che disciplina il servizio ispettivo degli impianti termici (caldaie) tra la Provincia di Ascoli Piceno e i Comuni di Ascoli Piceno e San Benedetto. In particolare, si è deciso di uniformare le modalità del servizio i cui costi saranno coperti dalla vendita dei bollini verdi che vengono consegnati all’utente. La delibera stabilisce che sarà indetta una gara per individuare il privato incaricato di effettuare i controlli. Il consigliere Laversa ha chiesto che sia assicurata maggiore informazione alla cittadinanza sulle modalità di acquisizione del “bollino verde” in modo tale che le famiglie possano conoscere i loro doveri e non essere sanzionate.


L’assiste ha anche approvato modifiche della denominazione e dello statuto del centro Agroalimentare Piceno in vista dell’assemblea del 3 dicembre dando così mandato al Sindaco di dare parere favorevole alla trasformazione giuridica del centro, propedeutica per la cessione delle quote da parte dei soci.


All’assessore all’ambiente Canducci il compito di rispondere all’interpellanza di Gambini riguardante la mancanza negli uffici comunali della documentazione che attesta il rispetto delle norme sull’utilizzo degli animali da parte dei circhi che hanno operato in città dal 2007 al 2012. “Esiste un regolamento per la tutela e il benessere degli animali – ha spiegato Canducci – votato all’unanimità nella precedente consigliatura. Esiste anche una commissione di vigilanza per le attività di pubblico spettacolo che si riunisce e fa un sopralluogo ogni qualvolta ci sia la necessità. Probabilmente in quell’occasione è stata autocertificata l’incolumità e la tutela degli animali, per avere maggiori sicurezze in merito sarà nostro compito richiedere la copia dei certificati da tenere in archivio”.


Infine è stata approvata all’unanimità la delibera con cui il Consiglio comunale richiede alle Autorità competenti di esigere dalla Gas plus, società proponente il progetto di deposito di gas in zona Agraria, un piano degli indennizzi a favore della città “nonché tutte le garanzie finanziarie necessarie per far fronte al ripristino dell’area una volta terminata l’attività di stoccaggio e/o in caso di incidente rilevante”. “Con questo atto – ha spiegato Canducci – l’Amministrazione non ha cambiato idea: vogliamo che tutti gli aspetti inerenti la questione gas vengano affrontati e approfonditi, anche la questione degli indennizzi economici. Lo abbiamo fatto istituendo una commissione consultiva e aprendo un confronto interno alla maggioranza e con le associazioni ambientaliste. Rivendico con forza tutte le azioni poste in atto dall’Amministrazione a partire dall’Ordine del giorno presentato dal consigliere Pasqualini che invitava all’approfondimento”.


Molti i consiglieri intervenuti sulla questione, a cominciare da coloro che hanno ribadito la propria avversione al progetto (Del Zompo, Gambini, Marinucci, Laversa, Massimiani, Gabrielli). Gambini in particolare ha presentato un ordine del giorno, poi respinto, per rifutare il progetto nella sua interezza. Altri interventi hanno invece evidenziato la necessità di approfondire un argomento così complesso e importante per la città.


Gabrielli è intervenuto affermando la contrarietà del Pdl al progetto ma ammettendo che ogni deliberazione comunale non produrrebbe alcun effetto, essendo il procedimento di competenza di altri Enti. Marinucci (Verdi) ha chiesto unità: “Dobbiamo avere ancora elementi fondamentali come la valutazione del rischio esondabilità da parte del Genio Civile o il rispetto della direttiva “Seveso2” da parte del Ministero – ha detto – solo se questi elementi non saranno perfettamente rassicuranti potremo presentare una delibera condivisa da tutti i partiti, dalla commissione consultiva e dalle associazioni ambientaliste che dica definitivamente “no” alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio di gas sul suolo sambenedettese”.

Nota del sindaco di Minerbio alla stampa sambenedettese


Dopo aver letto le dichiarazioni del consigliere del Movimento 5 stelle Riego Gambini ritengo opportuno fornire le seguenti precisazioni:


1 – lo scorso 23 novembre ho accettato l’invito dell’amministrazione comunale di San Benedetto a partecipare ad una commissione per illustrare come si svolge l’attività di stoccaggio del gas naturale nel Comune di Minerbio, del quale ho l’onore di ricoprire il ruolo di Sindaco. Ovviamente questa mia partecipazione è stata a titolo gratuito e per mero spirito di collaborazione fra enti locali.


2 – dopo una così bella occasione di confronto spiace leggere le affermazioni del tutto inesatte del consigliere Riego Gambini, che non mi pare fosse neppure presente alla stessa, alle quali mi permetto di replicare con le seguenti precisazioni:

– la società Stogit, che gestisce l’attività di stoccaggio gas naturale a Minerbio, non è del gruppo ENI, bensì del gruppo Snam,

– Stogit non ha in programma alcun progetto di “raddoppio” della capacità di stoccaggio: vero è che è prevista la sostituzione dei compressori esistenti con altre macchine più efficienti, e quindi meno inquinanti;

– il progetto di Stogit non prevede alcun “consumo del territorio”, men che meno per 17 ettari;

– casomai, è corretto ricordare come una diversa società, ovvero Snam rete gas, che non effettua attività di stoccaggio ma di trasporto del gas naturale (attività quindi che nulla a che vedere con quanto in progetto a San Benedetto) ha in programma di realizzare un nuovo impianto di spinta: tale progetto prevede di occupare non 17 ettari bensì 5!!! Su richiesta dell’amministrazione comunale, verranno realizzati 12 ettari di verde e fasce boscate!! Pertanto il dato di 17 ettari risulta dalla somma del territorio effettivamente consumato e di quello che invece verrà dedicato ad opere di compensazione ambientale. È di tutta evidenza che più fasce boscate si realizzino, meglio è per l’ambiente …. Pertanto risulta del tutto fuorviante il dato fornito di 17 Ha; forse il consigliere Gambini è contrario a realizzare 12 ettari di verde?

– nel corso della commissione a cui ho partecipato ho più volte fatto riferimento al progetto di ampliamento in parola e diverse domande mi sono state rivolte sul punto come credo tutti i presenti possano testimoniare (pertanto non capisco come il consigliere Gambini affermi il contrario),

– non corrisponde assolutamente al vero che la compensazione ambientale di 3.200.000 euro che siamo riusciti ad ottenere sia destinata alla realizzazione di alcuna strada diretta alla centrale: pertanto è del tutto falso che la compensazione sia a beneficio della stessa Snam, o di Stogit o di qualsiasi altra società. Il contributo in parola è indirizzato ad opere varie di compensazione ambientale;

– nel corso dell’ultimo mese si sono svolte 5 assemblee pubbliche (con le consulte, le associazioni, le forze politiche, ecc….) per informare la cittadinanza dei progetti di cui sopra.

Durante il Consiglio comunale del 6 novembre scorso, visto il tema in discussione, è stata straordinariamente data la possibilità anche al pubblico di formulare domande. Non capisco come si possa affermare che non sia stata data informazione alla cittadinanza o che il dibattito non sia stato democratico.


3 – Respingo poi fermamente l’accusa di “aver detto delle bufale”; non conosco il sig. Gambini, ma mi pare certamente una persona assai superficiale nel fare commenti del genere senza neanche avermi ascoltato (ed anche un po’ maleducata, visto che offende chi non conosce). Tutti i dati che ho divulgato sono ricavati dagli studi di impatto ambientale presentati e dagli esiti delle numerose procedure di VIA ed AIA. Se egli ritiene che anche uno dei dati che ho presentato alla stampa od alla commissione sia errato lo invito a sconfessarmi.


4 – Invito il consigliere Gambini, la prossima volta che vorrà occuparsi del Comune di Minerbio, ad informarsi meglio e scegliere con più attenzione le sue fonti d’informazione o, almeno, a partecipare alle commissioni nelle quali tali temi sono stati trattati con la massima accuratezza possibile



Il sindaco di Minerbio

Lorenzo Minganti




27 Novembre 2012 alle 17:48 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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